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Classe: Dinghy 12 p
Quella barca sempre pronta a partire

30 dicembre 2015
 A Napoli, sul piazzale della Lega Navale al Molosiglio, tra le tante modernissime derive della classe Optimist e Laser c’è una vecchia e nobile deriva, già classe olimpica nel 1920 e nel 1928: è il Dinghy 12 piedi Diva (ITA-2139), adagiato sul suo carrello stradale sempre pronto a partire per i campi di regata di tutta Italia con il suo fedele armatore-timoniere, Ugo Leopaldi, napoletano, classe 1932.

 

Se le barche hanno un’anima e quindi con loro si parla, nessuno ha avuto ancora il coraggio di dirle che Ugo, domenica 27 dicembre, ci ha lasciati per sempre.

Non lo vedremo più uscire quasi tutti i giorni dell’anno per allenarsi, o agganciare il carrello all’auto per raggiungere la sede di una regata importante,… dai Laghi Prealpini alla Sicilia.

Per venti anni Ugo ha rappresentato degnamente la Vela napoletana nella frenetica attività della Classe Dinghy su tutti i campi di regata d’Italia.

 

Gli anziani della Sezione della Lega Navale al Molosiglio lo ricordano alla fine degli anni sessanta con il suo Gregal, un VI classe IOR dall’inconfondibile color verde pisellino, tra i pionieri delle regate con i cabinati nel Golfo di Napoli. Poi, ha continuato con successo in altre classi come il Benetau  25.

Al momento in cui gli altri timonieri normalmente appendono il timone al chiodo, Ugo, una passione inarrestabile, ha trovato la sua nuova dimensione nella classe Dinghy.

Prima Ugolina (ITA-1925 tuttora brillantemente in attività), poi Diva (ITA-2139) il suo ultimo amore, una costruzione del Cantiere Lillia di quelle che in termini di velocità hanno un “quid” in più.

Il dinghista italiano più silenzioso e taciturno in assoluto, con i suoi ottant’anni suonati, con il suo modo d’essere e con le sue qualità umane, è stato capace di fare sentire sempre la sua presenza: sia vedendolo spuntare improvvisamente in virata sulla boa, sia in giro tra i tavoli di una cena di gala per documentare i partecipanti per ognuno dei quali aveva poi una foto ricordo.  

Lo conoscevano tutti e tutti gli volevano bene e per questo l’intera Classe lo ha soprannominato “The Legend” quando a Genova gli fu conferito il premio challenge “Dinghy d’Oro” per l’anno 1914.

 

Mitico Ugo, non ci saranno più timonieri come te.

Noi non ti dimenticheremo e la “Vela”, quella con la “V” maiuscola, quella silenziosa e lontana dai riflettori, ti deve essere grata.

(Paolo Rastrelli)