Le malattie dell’uomo che i cani riescono a riconoscere e a diagnosticare: ecco come fanno e quanto possono essere utili.
I cani non sono soltanto i compagni fedeli della nostra vita quotidiana, ma rappresentano anche un prezioso alleato nella prevenzione e nel riconoscimento di diverse malattie umane. Studi scientifici sempre più approfonditi confermano come il fiuto e la sensibilità dei nostri amici a quattro zampe siano in grado di individuare condizioni patologiche anche gravi, offrendo un supporto fondamentale alla salute e al benessere delle persone.
Il fiuto canino come strumento diagnostico: diabete, Parkinson e crisi epilettiche
Oltre ai vantaggi generali per la salute, i cani possiedono un olfatto estremamente sviluppato che li rende capaci di rilevare alterazioni biochimiche nel corpo umano. Questa loro abilità è stata sfruttata per riconoscere crisi ipoglicemiche o iperglicemiche nei soggetti diabetici semplicemente annusando il respiro.
Ancora più sorprendente è la capacità di alcuni cani appositamente addestrati di individuare il morbo di Parkinson. Ricercatori statunitensi, tra cui Lisa Holt e Samuel Johnston, hanno dimostrato che il 90% dei cani coinvolti in uno studio è riuscito a diagnosticare la malattia tramite l’analisi del sebo prelevato dalla pelle dei pazienti, un risultato che apre nuove prospettive per il monitoraggio precoce di questa patologia neurodegenerativa.

Come il cane riesce a fiutare la presenza di alcune malattie umane – velaincampania.it
Infine, i cani addestrati rappresentano un supporto cruciale per chi soffre di epilessia: attraverso l’osservazione dei movimenti corporei o della variazione degli odori corporei, riescono a prevedere l’insorgere delle crisi, fornendo un allarme tempestivo che può salvare vite umane.
Il sostegno dei nostri amici a quattro zampe
L’importanza dei cani non si limita alla diagnosi di malattie: essi sono un supporto imprescindibile per molte persone con disabilità. I cani guida sono ormai riconosciuti come indispensabili per chi ha problemi visivi o uditivi, donando maggiore autonomia e sicurezza.
In ambito educativo e sociale, ricerche dell’Università di Milano guidate da Federica Pirrone hanno evidenziato come la presenza del cane favorisca la partecipazione e la motivazione alla lettura nei bambini con disturbi dello spettro autistico, migliorando significativamente la loro capacità di apprendimento.
È stato inoltre dimostrato che l’esposizione precoce ai cani riduce il rischio di sviluppare allergie e asma nei bambini, grazie a un effetto di modulazione del sistema immunitario causato dalla convivenza con gli animali domestici.
Anche in casi di afasia, disturbo della comunicazione conseguente a danni cerebrali, la relazione con il cane facilita l’interazione, poiché l’animale risponde ad ordini non verbali, agevolando così la comunicazione non verbale del paziente.
Questi approfondimenti scientifici confermano la straordinaria capacità dei cani di migliorare la qualità della vita umana non solo come compagni affettivi, ma anche come validi collaboratori nella diagnosi precoce e nella gestione di diverse patologie, rafforzando così il legame unico e insostituibile che unisce uomo e animale.

Il cane riesce a riconoscere la presenza di malattie nell'uomo - velaincampania.it








