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Relazione annuale V Zona Fiv.

25 febbraio 2011
RELAZIONE ALL’ASSEMBLEA DELLE SOCIETA’ VELICHE DELLA QUINTA ZONA
DEL 23 FEBBRAIO 2011 – APPROVATA ALL’UNANIMITÀ


Signori Presidenti, Signori Delegati, Autorità, Amici invitati,
il mio benvenuto e grazie, anche a nome del Comitato di zona, per essere qui presenti all’annuale Assemblea delle Società veliche della V zona. Grazie anche al C.V. Giuseppe Perrini, Presidente della SE.VE.NA. ed al Direttore sportivo C.V. Clemente Costigliola che con la solita squisita cordialità ci ospitano anche questa sera in omaggio ai tradizionali, ottimi rapporti che ci legano alla Marina Militare.
Siamo al giro di boa di questo quadriennio iniziato nel 2009 all’insegna della totale innovazione di sistema e di conduzione. I progetti fatti a livello nazionale e subito varati, riguardanti l’insegnamento, sia in centro che in periferia, e la progressione sportiva-agonistica sono in corso di svolgimento; correzioni sono state fatte strada facendo. Comunque l’accettazione della rinnovata metodologia di insegnamento e progressione risulta ancora, sul territorio nazionale, a macchia di leopardo perché non completamente accolto, da tutte le forze in campo, il passaggio dal concetto di insegnamento secondo progressione per classi veliche al concetto di insegnamento secondo progressione per fasce di età con l’impiego multilaterale delle diverse classi veliche. Tanto, oltre che dipendere da scuole di pensiero, se non anche da interessi ormai radicati, è dovuto alla non disponibilità degli strumenti tecnici con i quali, coloro che insegnano, dovrebbero poter operare. C’è poco da insistere sull’insegnamento multilaterale quando sul territorio non esistono imbarcazioni delle diverse classi atte a coprire l’insegnamento per le fasce d’età determinate; né, tantomeno, esistono strutture ove si possa accogliere questa multilateralità di imbarcazioni. In questa realtà chi è già storicamente costituito non si fa demolire, anzi, offre collaborazione non scevra da propri interessi assumendo, di fatto, una propria leadership. Questa, al momento, la reale situazione che ben conoscono coloro che, tra Dirigenti, Allenatori, Istruttori, ecc., sia di Affiliati che di Federazione, seguono da vicino la problematica adoperandosi anche, nel migliore dei modi, acciocché venga percorsa la strada indicata da chi ha, in materia, la competenza e l’onere di condurre.
Comunque, nonostante tutto, nella nostra Zona, grazie all’impegno del direttore per l’attività agonistica derive e raduni Andrea Mauro, degli istruttori di punta che operano a livello zonale, ed alla collaborazione di Affiliati sempre pronti a mettere a disposizione le loro strutture, che nel 2010 sono stati la Lega Navale Italiana di Napoli, il Circolo Nautico Torre del Greco, il Circolo Canottieri Irno ed il Circolo Velico Salernitano, siamo riusciti a svolgere tutta l’attività zonale prevista dal piano U.16 che è consistita in 5 raduni organizzati nelle diverse aree della V zona ai quali hanno preso parte allievi ed atleti di 15 Affiliati per un totale di 146 partecipanti. Altrettanto è stato fatto per la formazione di nuovi istruttori velici.
Con pari impegno la Sezione Ufficiali di regata, condotta da Antonio Cioffi, ha svolto e portato a compimento tutta la mole di lavoro che gli compete. Sono stati forniti Giudici per le formare Giurie e Comitati di regata per manifestazioni nazionali svolte in altre zone oltre che coprire, naturalmente, tutte le esigenze di Ufficiali di regata per le manifestazioni svolte nella nostra Zona. È stata fatta, inoltre, una seduta di esami per qualificare Ufficiali di regata della IV e V zona oltre che un corso per aspiranti Ufficiali di regata svoltosi a Salerno. Un altro corso per aspiranti Ufficiali di regata si sta attualmente svolgendo a Napoli.
Quanto fin qui esposto riguarda la parte dei progetti che compete al nostro territorio, a suo tempo varati a livello centrale, per il raggiungimento degli obbiettivi sportivi prefissati. La nuova dirigenza federale, alla sua elezione, si pose anche l’obbiettivo della ristrutturazione e riorganizzazione della nostra Federazione sul piano del funzionamento e del governo. Tanto attraverso la modifica dello Statuto vigente. Il Consiglio federale, per tale scopo, agli inizi dello scorso anno, ha nominato una propria Commissione incaricandola, appunto, della revisione dello Statuto. Nelle giuste sedi istituzionali, non potendo discutere nel merito in quanto l’articolato dello Statuto modificato è stato reso disponibile solo da qualche settimana, ho espresso la mia opinione sul metodo messo in atto per la sua modifica. La mia opinione è che si doveva procedere a modifica di Statuto in maniera concordata tra le parti che hanno titolo a proporre modifica, specialmente quando si pensa di proporre radicali modifiche. Comunque, allo stato, la proposta di Statuto modificato è stata resa pubblica e, non conosco bene attraverso quali procedure, l’Assemblea per la sua approvazione è stata convocata, diversamente da quanto prescritto dal vigente Statuto, per il 16 aprile 2011. Parimenti è stato fissato entro il prossimo 2 marzo il termine ultimo entro il quale gli Affiliati potranno far pervenire eventuali proprie proposte di modifica allo Statuto stesso. A questo punto, dunque, la parola finale spetta agli Affiliati ed agli altri soggetti che ne hanno titolo, nell’Assemblea del prossimo aprile.
Altri argomenti politici per l’esistenza stessa della Federazione sono, a parer mio: il corretto esercizio del ruolo di unico organismo preposto a disciplinare in Italia lo Sport della Vela; la strutturazione centrale e territoriale con relativo funzionamento; le risorse disponibili e quelle alle quali attingere per esistere e ben operare; ultimo, ma non ultimo, il coinvolgimento, alla luce delle realtà odierne, dello storico patrimonio della Federazione rappresentato dalle risorse umane volontariamente coinvolte che, fino ad oggi, tanti buoni frutti hanno reso alla Federazione stessa.
Come da tempo ripeto nessuno oggi può negare che la filosofia di mercato, allo stato, si è abbastanza bene instaurata nel nostro sistema che, anch’esso, non sfugge alla teoria della globalizzazione. Cose che una volta erano prodotte dal volontariato oggi sono oggetto di compra-vendita aggiungendo, con amarezza, che molte volte, secondo moderne concezioni, viene anche anteposto l’apparire all’essere perseguendo, così, il semplice, immediato e conveniente obbiettivo del vantaggioso a costo limitato. Tanto sta portando ad un progressivo depauperamento del volontariato sia per cultura ormai prevalente, sia per la conseguente mortificazione di quei rimanenti pochi volontari ancora legati alla precedente cultura. Ovviamente questo fenomeno è molto generalizzato ed è ben conosciuto a chi si trova a dirigere ed operare nelle organizzazioni degli Affiliati. Il risultato finale è che per sopravvivere e far funzionare questo attuale sistema si deve essere sempre alla ricerca ed all’acquisizione di nuove risorse economiche. La nuova dirigenza federale molto si sta muovendo su questo campo acquisendo nuovi sponsor, benefit, tasse su servizi, promozioni per aumentare il tesseramento ed altro.
Anche nella nostra Zona si ravvisa sempre più l’esigenza di cambiare il passo. Molte cose, nel tempo, già sono cambiate senza che, forse, neanche ce ne accorgessimo. Un esempio è lo svolgimento di importanti eventi velici. Una volta tali eventi venivano assegnati dalla Federazione, attraverso la Zona, agli Affiliati che davano garanzie di ben organizzarli. Oggi, gli eventi più importanti, vengono autonomamente creati ed organizzati dagli Affiliati o, diversamente, contrattati e definiti con le classi di maggiore prestigio e potenza. In tale realtà si inserisce altra nuova problematica: i servizi e le agevolazioni previsti ed offerti dalla Federazione agli Affiliati, senza alcun costo, attraverso la Zona. Servizi, ovviamente, finalizzati al raggiungimento degli scopi istituzionali i cui costi rientrano nei budget a loro tempo preventivati. Oggi, senza nessuna previsione, si presenta il problema e la responsabilità, per chi ha l’onere della gestione del budget monetario assegnato dal Centro alla Zona, di stabilire quale è il limite tra l’attività istituzionale svolta dagli Affiliati per la quale vanno erogati i servizi previsti e quale, invece, è attività diversa che deve essere svolta autonomamente dall’Affiliato. Un limite automatico esiste comunque e non è superabile: è il budget monetario assegnato alla Zona per questi servizi ed il costo/ora dei servizi stessi. Su questo limite non c’è da discutere.
Rimanendo, coerentemente, in tema di produttività vado ad esaminare, a livello zonale, il primo dato che viene sempre preso in considerazione: mi riferisco ai numeri del tesseramento. Dopo la picchiata in basso fatta nel 2009, c’è stato un leggero recupero nel 2010. Recupero dovuto principalmente a quegli Affiliati che hanno fatto il tesseramento promozionale e la Velascuola. A questo punto è bene che io faccia presente agli Affiliati l’opportunità di rendersi conto e studiare la normativa ed i prospetti, che sono pubblicati, sui diversi tipi di tesseramento attualmente vigenti. Altra raccomandazione è che sia svolto il progetto Vela-scuola che produce, nel rispetto delle norme, tesserati a costo zero. Nel 2010 al progetto hanno aderito solo quattro Affiliati incrementando così il loro tesseramento; questo numero occorre aumentarlo nel corrente anno. Abbiamo bisogno che i numeri sul tesseramento crescano ed ognuno dovrà fare la parte che gli compete.
Con il prossimo punto all’ordine del giorno andremo ad approvare il calendario velico di quest’anno. La sua elaborazione è divenuta sempre più complessa ed impegnativa. Quest’anno, da parte della Zona, si sono completamente dedicati Gennaro Ernano e Maurizio Iovino. Anche io ho partecipato a qualche riunione sul tema con Voi. Ma ciò non ha evitato il continuo pervenirci di ulteriori modifiche. Altro punto che va assolutamente messo in evidenza è che l’inventarsi regate o chiederne l’assegnazione è molto facile, altro discorso è la loro organizzazione che deve essere precisa e puntuale. A tal proposito abbiamo aggiornato il regolamento per la compilazione del calendario e ve ne abbiamo inviato copia. Devo ancora ben sottolineare che le regate di categoria C1 sono di competenza della Zona e da essa, esclusivamente, dipendono. Inventarsi, poi, regate della categoria C3 è inutile se non si ha la preventiva adesione di un adeguato numero di Ufficiali di regata disposti a condurle. Se questa sera risultassero ancora regate di categoria C3, in bozza, senza il relativo Comitato di regata e non saranno state perfezionate entro stasera stessa, esse saranno definitivamente cancellate dal calendario. Altra cosa che mi aspetto, dopo tanto lavoro ed impegno, anche da parte Vostra, per la ricerca delle migliori condizioni di svolgimento, è una nutrita partecipazione, durante tutto l’anno, di atleti ai campionati zonali delle classi giovanili che rientrano nei piani federali.
Domani sera, presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare, avrà luogo la classica nostra manifestazione È Vela in Campania alla quale, sperando che gli inviti siano giunti, Vi abbiamo tutti invitati. Questa antica, classica nostra manifestazione ha avuto un periodo di non svolgimento per una serie di difficoltà che all’epoca sopraggiunsero; non ultime quelle economiche ed organizzative. L’attuale nuovo Comitato di zona, alla sua elezione, volle che essa manifestazione fosse ripresa, seppure con qualche sacrificio. Nella circostanza, persona molto vicina alla Vela campana, ci fece e ci ha fatto sempre pervenire, per la rinata manifestazione, un aiuto economico. Quest’anno, come nei progetti iniziali, abbiamo portato la data di svolgimento verso quella giusta e logica e siamo giunti alla terza edizione dalla ripresa. Però, nonostante tutto l’impegno da ciascuno di noi dato, in particolare da Giancarlo Mereghini, Francesco Lo Schiavo e Gennaro Ernano, ho già cominciato a notare un certo affanno per la sua organizzazione. Il problema è sempre quello da me prima posto: o in queste cose ci si crede e con passione ci si dedica, volontariamente, tutto il tempo e l’impegno che è necessario oppure bisogna che vengono ricercate le adeguate risorse economiche per sopperirvi. Ma non vorrei ritornare su di un discorso che ho già fatto né vorrei sentirmi dire due frasi che spesso ripete, in senso critico, persona di esperienza del nostro mondo velico: «“Si dovrebbe fare” – “Si sarebbe dovuto fare”». Comunque, aldilà di tutto, Vi aspettiamo domani, con i Vostri giovani atleti, alle ore 18:30 al Circolo Ufficiali della Marina Militare.
Il Circolo Italia da un paio d’anni si sta dedicando all’attività del match racing impegnandosi anche con risorse economiche. Già nella mia relazione dello scorso anno preannunciai che era all’esame del Comitato V zona la proposta del Circolo Italia per fare presso di esso, con la firma di un protocollo d’intesa, un centro della V zona per il match racing. Il protocollo ha avuto l’approvazione dei rispettivi Consigli e stasera procederemo alla sua firma; quindi, esso comincerà a funzionare e ve ne sarà data notizia.
Parlando prima di calendario velico ho sottolineato l’impegno speso per coordinare al meglio i campionati zonali per le classi giovanili. Ma, ad opera dei direttori per l’attività altomare Enzo Dea e Gianluigi Ascione, ci siamo soffermati anche a valutare un campionato zonale per le classi O.R.C. che hanno, ormai, molti tipi di campionato per flotte locali. Se guardate nella bozza di calendario distribuitavi troverete che nel weekend del 17-18 settembre abbiamo iscritto una Coppa challenge V zona FIV tra le regate della classe O.R.C. È un progetto, sul quale stiamo ancora lavorando e che mira ad essere una sintesi dei più qualificati Campionati oggi in svolgimento: dagli storici Campionati dei Golfi di Napoli e Salerno al più giovane Campionato delle Vele di Levante. A questo proposito devo preannunciarvi, essendo persona informata dei fatti, che per la prossima edizione del Campionato invernale del Golfo di Napoli potrebbero esserci proposte di modifica organizzativa da parte di alcuni organizzatori delle singole prove. Enzo Dea, dopo, Vi illustrerà meglio l’idea della Coppa V zona FIV.
Sempre a proposito di altura ritroviamo, e non posso non citarle, quelle che, mi piace dire, interpretano alla vecchia maniera il termine altura. Mi riferisco alla storica Regata dei Tre Golfi ed alla giovanissima Regata delle Torri Saracene. Entrambe fanno parte del Calendario Nazionale FIV per l’Attività d’Altura; la Tre Golfi concorre all’assegnazione del titolo di Campione Italiano Offshore.
Tra le regate di spicco che, ogni anno, ormai periodicamente si svolgono, a parte quelle già citate, vi è il Trofeo Campobasso, regata internazionale per la classe Optimist, la Coppa Alisio per i Dinghy classico, il Trofeo Aletti per le Vele d’Epoca, tutte manifestazioni organizzate dal RYCC Savoia.
Altra cosa che va citata, sperando di non averne dimenticato tante altre, è il centenario delle fondazione del Circolo Canottieri Irno che lo ha ben festeggiato, per tutto l’arco del 2010, con manifestazioni ed attività sportive e che ebbe, tra gli invitati alla serata di gala di sabato 12 giugno 2010, anche il nostro Presidente federale Carlo Croce.
Ed ora, prima di passare la parola ai miei colleghi per i loro interventi, desidero che insieme rivolgiamo un pensiero a chi, come noi, ha profuso impegno e dedizione nel far esistere, crescere e migliorare questo nostro sport e che, dallo scorso anno, non sono più con noi. Parlo di Umberto Gambuli ed Oreste Albanese entrambi Ufficiali di regata della nostra Zona.

"A questo punto prende la parola il Consigliere zonale Vincenzo Dea che, facendo seguito a quanto già accennato dal Presidente Pellizza, illustra in maniera particolareggiata il progetto della "Coppa challenge V zona FIV " per la classe O.R.C. dando anche una indicazione di massima delle flotte che vi potrebbero partecipare."

Signori Presidenti, Signori Delegati,
siamo ai saluti ed ai ringraziamenti che precedono la chiusura di questa relazione, ma prima un’ultima considerazione.
Ripetendomi dico che molte cose nel nostro mondo sono cambiate e tante altre stanno cambiando. Nella prossima Assemblea nazionale della Federazione che, nell’attuale mo-mento riveste una grande valenza, vedremo ancora come vanno le cose. Nei decenni che mi sono dedicato a questo nostro sport ho visto passare molte generazioni di velisti. Oltre a bravi atleti e ottimi campioni ho visto il crescere e formarsi anche tanti tecnici e dirigenti. È ora che queste nuove generazioni di dirigenti sportivi, ormai anche abbastanza maturi, assumano nel nostro sistema territoriale e nazionale compiti di massima responsabilità. Nella nostra Zona, malgrado tanti personalismi, portati anche a livello di Società affiliate, posso affermare che c’è abbastanza unione. Io mi sono sempre adoperato e mi adopererò per l’esistenza di un clima di accordo e armonia che tenga unita la Zona in quanto questo è l’unico modo per dare strada alle nostre idee e farle tenere nella giusta, dovuta considerazione.
Nel salutare, quindi, il nostro Presidente Onorario Carlo Rolandi che sentiamo sempre a noi vicino e per questo lo ringraziamo, saluto e ringrazio tutti i miei colleghi di Comitato, i Direttori di Zona, il Capo Sezione degli Ufficiali di regata ed il medico zonale, per tutto quanto è stato fatto ed abbiamo fino ad oggi condiviso.
E sempre grazie ad Ufficiali di regata, Allenatori, Istruttori, Stazzatori, Tecnici, Delegati di classe e poi ancora grazie al Presidente della SE.VE.NA. Giuseppe Perrini in quanto, oltre all’ospitalità che sempre ci offre, rappresenta anche lo Sport Velico della Marina Militare nel nostro Comitato di zona.
Finisco con un grazie ai nostri Atleti ed a voi, Presidenti e Rappresentanti di Società, che li allevate e li portate avanti, a volte anche con grandi sacrifici.
Ancora grazie a tutti e Buon vento!                                      GIOVANNI PELLIZZA – Presidente