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Categoria: Eventi
CATELLO RUSSO, UN MITO DELLA VELA SPORTIVA COMPIE 100 ANNI

12 ottobre 2013

Nella storia gloriosa della Vela napoletana, e più precisamente in quella stabiese, c’è un timoniere, più unico che raro, che l’11 ottobre 2013 ha compiuto cento anni girando così la boa più importante della sua lunga vita di uomo e di sportivo.

È Catello Russo, classe 1913, un personaggio che non può essere dimenticato e che dove essere indicato ai giovani di oggi e alle future generazioni quale esempio di vita per la tenacia e la passione con le quali ha raggiunto traguardi che ai nostri giorni possono tranquillamente essere considerati irraggiungibili.

Figlio di Pasquale Russo, titolare di un cantiere navale che sorgeva agli inizi del ‘900 alla periferia di Castellammare, quasi di fronte allo scoglio di Rovigliano, Catello cresce respirando acqua salata e segatura e impara presto ad andare in barca, a remi e a vela latina, sulle imbarcazioni di famiglia, tutte rigorosamente con i nomi delle donne di casa: “Colomba  e “Vincenzina”, rispettivamente nonna e mamma di Catello.

Pratica lo sport della vela negli anni Venti del ‘900, prima nelle tipiche sfide locali che si fanno in ogni festività e poi anche a Napoli e si mette subito in evidenza vincendo molte regate e nel 1927 il titolo di campione campano.

Nel 1939 a causa della guerra sospende ogni attività velica e parte da militare per l’Africa settentrionale. Ferito a una gamba è fatto prigioniero a Tobruk. La ferita si aggrava e dopo essere stato trasferito in un ospedale da campo ad Alessandria d’Egitto, rimpatria nel 1943. Risultati vani tutti i tentativi fatti in vari ospedali e cliniche del paese nel 1950 gli viene amputata la gamba perché atrofizzata.

Essere mutilato di guerra non vuol dire per Catello la rinunzia a vivere una vita normale, anzi al contrario, le conquiste sul piano personale e sportivo non conosceranno limitazioni di sorta.

Impiegato presso l’ufficio tecnico del Comune, si sposa, mette su famiglia, e nascono Cinzia e Pasquale, quest’ultimo in gioventù discreto velista. Nel 1951 riprende l’attività velica partecipando a regate zonali, nazionali e internazionali, in Italia e all’Estero. L’imbarcazione scelta da Catello è il Lightning, classe internazionale riconosciuta dall’IYRU e affermata in tutto il mondo. Con i suoi Lightning, tutti chiamati “Vincenzina” vincerà tante regate, due titoli italiani e un titolo europeo.  Risultati importanti che diventano eccezionali ed irripetibili se si considera che sono ottenuti con barche auto costruite e vele   

confezionate da se.

Oltre l’attività agonistica Catello Russo è stato istruttore e Giudice federale di livello nazionale. Anche in questa attività ha dato il meglio di se contribuendo alla formazione d’intere generazioni di velisti.

Per meriti sportivi gli è stata assegnata la Medaglia d’Argento del CONI, il premio “E’ vela a Napoli”e la nomina di Cavaliere della Repubblica da parte del Capo dello Stato.

Chiudiamo queste brevi note riportando la motivazione con la quale il 13 marzo del 1990 al Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare gli è stato conferito dall’allora presidente della V Zona Pippo Dalla Vecchia il premio “E’ vela a Napoli”:

“Molti di Voi conoscono Catello Russo come istruttore di Vela, sempre premuroso e presente quando bisogna insegnare ai giovani ed ai giovanissimi la difficile arte del navigare a vela.

Quelli non più giovani come me ne ricordano invece le strepitose gesta sportive a bordo  del suo leggendario lightning “Vincenzina” - costruito ed armato in casa, cosa oggi addirittura impensabile - quando sfidava e batteva i più forti timonieri della classe, non solo italiani ma europei.

Castellammare di Stabia ha avuto dei grandi campioni e Catello Russo è tra costoro.

Il premio “E’ VELA A NAPOLI” gli viene assegnato per la sua lunga carriera di regatante, di maestro, di uomo”.

 

Sabato 19 ottobre 2013, alle ore 12, nella Sala del Consiglio Comunale di Castellammare di Stabia, le Autorità cittadine, la Federazione Italiana Vela, i consoci e gli amici del Circolo Velico e della Lega Navale Italiana, festeggeranno insieme a Lui l’ambito traguardo.     

(Paolo Rastrelli)