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Redazione Vela in Campania -
Perché un "Premio de Zerbi" ?

14 aprile 2012
di Gianfranco Busatti

Carlo de Zerbi è uno dei personaggi che più hanno inciso nello sviluppo della vela giovanile italiana. Lavorò negli anni del rilancio e delle iniziative coraggiose della FIV verso Società e giovani atleti.
Un esempio per tutti: Chi potrà dimenticare i F.J. dalla penna arancione? Non rappresentarono forse una svolta epocale? Ancora oggi, a distanza di quarant’anni, è possibile trovarne qualcuno, sbiadito e triste, adagiato su qualche arenile; e quella vista suscita, in chi abbia almeno i capelli grigi, un subbuglio di ricordi che sanno di rimpianto.
Carlo de Zerbi faceva parte di quel gruppo di dirigenti esperti e capaci che elaborarono un progetto semplice e valido, ma che ebbero soprattutto il merito di realizzarlo fino in fondo, ottenendo risultati strepitosi.
Ma chi si ricorda di loro? La riconoscenza, si sa, è un sentimento dalla scadenza breve, come quella di certi medicinali.
Avendo avuto l’onore di conoscerlo, sono certo che non ci tenesse molto ad essere ricordato: Un motivo di più per farlo.
Ed ecco allora il Premio, destinato a chi ha Lavorato o lavora con gli stessi obbiettivi e per gli stessi valori, con lo stesso impegno e la stessa passione, senza chiedere né ottenere compensi, senza salire sul podio del successo, senza interviste o citazioni.
Il mondo della vela, come tutto il resto, muta rapidamente, ma pensiamo che vi siano ancora persone a cui destinarlo e che rispondano al profilo che ci piacque tracciare quando, un quarto di secolo fa, lo scrivemmo.
Il giorno in cui una Commissione, riunita intorno ad un tavolo, non riuscirà a trovare il nome giusto, solo allora dovremo prendere atto che un’ epoca è definitivamente tramontata.

Con queste premesse iI Premio Carlo de Zerbi per il 2011 viene assegnato a:
                                                       DOMENICO LIGUORO

Motivazione:
Persona di grande notorietà sulla scena velica regionale e nazionale, ha dedicato gran parte del suo tempo, per lunghi anni, alla formazione dei giovani ed all’attività di Ufficiale di Regata.
Ma è la prima di queste sue attività, svolta sempre con grande passione, che gli vale, forse più dell’altra, il riconoscimento destinato ad una vita spesa nell’ombra allo sviluppo dello sport della vela.
Operando con modestia e tenacia ha indicato a moltissimi giovani quei valori che noi tutti vorremmo legati indissolubilmente al nostro mondo:
la lealtà, il rispetto reciproco, il comportamento.
Lo ha fatto con convinzione e con linearità, talvolta con apparente intransigenza.
La signorilità ha sempre contraddistinto il suo operato, una dote che, nel mondo dello sport in generale, appare purtroppo sempre più relegata fra i valori del tempo andato.
Anche la sua puntuale e decisa difesa delle regole, in ogni occasione, sembra talvolta evocare comportamenti che non ci appartengono più.
Con questo riconoscimento si è voluto riaffermare la validità e l’attualità dei nostri valori tradizionali e si è premiato l’impegno nel difenderli e nel promuoverli.
Un impegno che implica, per tutti noi, la rinuncia ad ogni forma di cedimento e di condiscendenza, e, di conseguenza , inevitabilmente, la rinuncia alla facile popolarità ed alla simpatia di certe platee.
Questo premio non è un indennizzo, ma un convinto incoraggiamento, non è una ricompensa, ma un commosso ringraziamento!
nelle foto: a) Mimmo Liguoro. b) Gianfranco Busatti durante l’assegnazione del premio.
c) Il presidente Gianni Pellizza consegna il premio.




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