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Meteo, lo Stratwarming porta il grande gelo in Italia a dicembre: da che data attendersi il Burian

Meteo arriva il geloMeteo, lo Stratwarming porta il grande gelo in Italia a dicembre: da che data attendersi il Burian - velaincampania.it

Il Vortice Polare si sta indebolendo a causa di uno stratwarming improvviso e i modelli indicano l’arrivo di correnti gelide sull’Europa.

Un riscaldamento stratosferico improvviso sta deformando il Vortice Polare, aumentando la possibilità di un’ondata di gelo sull’Europa già dai primi giorni di dicembre. L’Italia potrebbe trovarsi sotto l’influsso di masse d’aria continentali, ma la traiettoria resta incerta.

Sopra l’Artico, nelle ultime settimane, è stato rilevato un forte riscaldamento anomalo nella stratosfera: un evento definito Stratwarming o SSW. Si tratta di un fenomeno raro, ma ben documentato, che si verifica quando le temperature a circa 30 chilometri di altezza aumentano in modo anomalo, provocando un indebolimento o una rottura del Vortice Polare, l’enorme struttura atmosferica che durante l’inverno si forma sopra il Polo Nord.

Secondo quanto riportato da agenzie scientifiche internazionali come Severe-Weather Europe, e confermato anche da portali meteorologici americani e britannici, l’attuale configurazione mostra una forte distorsione del vortice e la tendenza a un’inversione dei venti zonali. Questo significa che l’aria gelida trattenuta sopra il Polo potrebbe iniziare a scendere verso le medie latitudini, colpendo in particolare l’Europa e l’Asia centrale.

Gli effetti sono già visibili: dieci giorni fa è toccato al Nord America, mentre ora i modelli evidenziano l’avvio di un’evoluzione simile anche nel nostro continente. Dicembre potrebbe iniziare con scenari freddi e nevosi, e anche l’Italia è tra le aree a rischio. Secondo gli ultimi aggiornamenti del modello GFS, il 5 dicembre potrebbe verificarsi una vera e propria irruzione gelida da est, con tutte le caratteristiche del temuto Burian. Ma quanto è realistico uno scenario del genere?

I segnali del Burian: i modelli indicano gelo e vento in arrivo dalla Siberia

Le condizioni meteorologiche ipotizzate per l’inizio di dicembre sembrano quelle tipiche di un’irruzione continentale. Il Burian, termine entrato nell’immaginario collettivo, indica un flusso d’aria gelida proveniente dalle steppe russo-siberiane, capace di raggiungere l’Italia portando vento teso da nord-est, temperature in picchiata e nevicate fino in pianura, soprattutto lungo il versante adriatico.

Gli ingredienti atmosferici per un simile scenario stanno prendendo forma. Secondo i modelli, un lago gelido si starebbe formando nella Russia meridionale già nei primi giorni di dicembre. Se questa massa d’aria verrà sospinta verso ovest da un anticiclone posizionato tra la Scandinavia e la Russia, e se nel Mediterraneo si svilupperà un’area di bassa pressione, l’Italia potrebbe trovarsi proprio sulla traiettoria dell’irruzione.

Meteo arriva il gelo

I segnali del Burian: i modelli indicano gelo e vento in arrivo dalla Siberia – velaincampania.it

GFS mostra l’arrivo del Burian tra il 3 e il 5 dicembre, con anomalie termiche che superano i 12°C in meno rispetto alla media stagionale. Le mappe mostrano neve e gelo su gran parte dell’Europa orientale e precipitazioni invernali anche su molte zone dell’Italia. Le Regioni Adriatiche, più esposte alle correnti da est, potrebbero vedere nevicate diffuse anche a bassa quota.

Resta però un elemento di incertezza: i modelli a lunga scadenza, specie in presenza di fenomeni straordinari come uno Stratwarming, tendono ad avere una dispersione elevata negli scenari possibili. ECMWF, uno dei centri europei di previsione, ricorda che a due settimane di distanza la predicibilità si abbassa drasticamente, e parlare con certezza di neve o gelo per il 5 dicembre resta per ora un esercizio teorico, non una previsione.

Cosa potrebbe accadere in Italia: gelo in arrivo, ma con molte variabili

Il contesto meteorologico è oggettivamente favorevole a un inizio dicembre molto più freddo della norma. La NAO (North Atlantic Oscillation) è prevista debole, il Vortice Polare sta perdendo compattezza e i modelli sub-stagionali sia europei che americani stanno convergendo su uno scenario invernale dinamico, caratterizzato da afflussi d’aria gelida e instabilità diffusa.

L’Italia potrebbe essere coinvolta, ma non in modo uniforme. Le zone più a rischio sono quelle del Centro-Sud, in particolare Abruzzo, Molise, Puglia, Marche e Basilicata, tradizionalmente più esposte alle irruzioni orientali. Anche il Nord Italia potrebbe risentire dell’arrivo del freddo, ma con minore probabilità di precipitazioni nevose, almeno nella fase iniziale.

È importante ricordare che non tutte le ondate di gelo si traducono in eventi nevosi importanti. A determinare la severità dell’evento saranno l’umidità disponibile, la presenza di minimi depressionari nel Mediterraneo e la disposizione delle alte pressioni. Il meccanismo è complesso, e piccoli cambiamenti nella posizione dei sistemi possono modificare l’impatto dell’irruzione sull’Italia.

Quello che oggi si può affermare con una certa attendibilità è che dicembre inizierà con temperature sotto media e che le condizioni saranno favorevoli a un’evoluzione gelida. Le emissioni dei prossimi giorni saranno decisive: se il segnale freddo dovesse persistere, le probabilità di una nevicata precoce sull’Italia aumenterebbero in modo significativo.

E in un inverno che ha già mostrato segnali anticipati di vivacità, con freddo e neve a novembre, l’ipotesi Burian non è più solo teoria meteorologica. È un quadro in evoluzione, da seguire passo dopo passo, con gli occhi puntati sulle mappe e con la consapevolezza che, quando il Vortice Polare cede, l’inverno può davvero arrivare all’improvviso.

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