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Trasforma le castagne in una crema dolce e gustosa da spalmare sul pane: delizia autunnale

quante castagne mangiareIn autunno, la crema di castagne, nota anche come crema di marroni, torna a essere una delle conserve dolci più apprezzate. - velaincampania.it

In autunno, la crema di castagne, nota anche come crema di marroni, torna a essere una delle conserve dolci più apprezzate.

Questa specialità, ideale sia da spalmare sul pane che per farciture di dolci o da gustare al cucchiaio, rappresenta un modo genuino per valorizzare il sapore autentico di un frutto tipico della stagione. La preparazione casalinga, pur richiedendo un po’ di tempo e pazienza, è alla portata di tutti e consente di ottenere un prodotto privo di conservanti e additivi chimici.

Ingredienti e procedimento per una crema di castagne perfetta

Per realizzare circa due vasetti medi di crema, sono necessari pochi elementi di base: castagne, zucchero, acqua e vaniglia. Alcune varianti prevedono l’aggiunta di cioccolato fondente o di un tocco alcolico come rum o liquore per esaltare ulteriormente il profumo.

  1. Preparazione delle castagne
    Per prima cosa, si pratica un’incisione orizzontale su ogni castagna per facilitare la cottura e la pelatura. Le castagne vengono poi lessate in acqua bollente per 30-40 minuti. È importante sbucciarle ancora calde, eliminando sia la buccia esterna che la pellicina interna, operazione che risulta più agevole se le castagne sono fresche. Per accelerare il processo, è possibile utilizzare castagne già cotte e pelate sottovuoto, facilmente reperibili sul mercato.
  2. Creazione della purea
    Le castagne sbucciate vengono frullate fino a ottenere una purea liscia e omogenea. Chi preferisce una consistenza più rustica può optare per l’uso dello schiacciapatate.
  3. Preparazione dello sciroppo aromatizzato
    In un pentolino, si uniscono acqua e zucchero, aggiungendo una bacca di vaniglia incisa longitudinalmente. Lo sciroppo viene portato a ebollizione e lasciato sobbollire per circa 5 minuti, fino a sprigionare tutto il profumo della vaniglia.
  4. Cottura finale della crema
    La purea di castagne viene unita allo sciroppo e mescolata a fuoco basso per 15-20 minuti, fino a raggiungere una consistenza morbida ma compatta. In questa fase, chi lo desidera può incorporare rum o liquore per una nota aromatica più intensa.
  5. Invasettamento e conservazione
    La crema, ancora calda, viene versata in vasetti sterilizzati e chiusa ermeticamente. Capovolgendo i contenitori, si crea il sottovuoto necessario alla conservazione in dispensa, al riparo dalla luce. Dopo l’apertura, il prodotto va conservato in frigorifero e consumato entro 7-10 giorni.
La scelta delle castagne è fondamentale: è preferibile utilizzare frutti turgidi, senza ammaccature o annerimenti, per garantire una conservazione

Consigli pratici e varianti per una crema di castagne versatile(www.velaincampania.it)

La scelta delle castagne è fondamentale: è preferibile utilizzare frutti turgidi, senza ammaccature o annerimenti, per garantire una conservazione ottimale e una purea di qualità. La quantità di polpa bollita richiesta è di circa 250 grammi per ogni preparazione.

Per chi desidera una versione ancora più golosa, è possibile aggiungere al composto, fuori dal fuoco, 80 grammi di cioccolato fondente o una granella di frutta secca come nocciole, mandorle o pistacchi. Questi ingredienti arricchiscono il sapore e la texture, rendendo la crema perfetta anche per i più piccoli, che spesso la preferiscono rispetto alla classica nutella, grazie alla sua genuinità e al minor contenuto di zuccheri raffinati.

La crema di castagne si presta a molteplici utilizzi in cucina: è perfetta come farcitura per crepes, croissant, biscotti e torte, ma anche come base per crostate o semifreddi. In cottura, per mantenere la morbidezza della crema, è consigliabile coprire la superficie con un foglio di alluminio. Al cucchiaio, può essere gustata semplice o abbinata a panna montata per dessert più elaborati.

Conservazione e durata della crema di castagne

Per la conservazione casalinga, la crema si mantiene in frigorifero per circa 15 giorni, mentre una volta aperta è preferibile consumarla entro una settimana. Per chi desidera conservarla più a lungo, la pastorizzazione dei vasetti è la soluzione ideale: una volta invasata, la crema può essere sottoposta a bollitura in acqua per 30 minuti, assicurando un’autonomia fino a 10 mesi in dispensa.

Un’alternativa è la congelazione: la crema può essere congelata in porzioni monodose e mantenuta fino a 10 mesi, con il suggerimento di scongelare in frigorifero e consumare entro 24 ore.

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