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Ferrero, prezzi delle nocciole alle stelle e acquisti sospesi: il futuro della Nutella a rischio

barattolo nutella uomo preoccupatoA rischio il futuro della Nutella - velaincampania.it

Il successo della crema spalmabile italiana potrebbe essere compromesso da una crisi di produzione: cosa accadrà alla Nutella.

“Che mondo sarebbe senza Nutella?”, recitava così un famoso slogan pubblicitario risalente al 1994. Una domanda che, negli ultimi tempi, è diventata più reale che mai. Creato nel 1964, il marchio Nutella di Ferrero ha dato il nome ad una delle creme spalmabili più famose al mondo.

Divenuta un’icona del mondo dolciario, è utilizzata per accompagnare pane, biscotti e frutta, fino a fare da ingrediente per ricette di torte e non solo. Negli ultimi anni è stata protagonista di prodotti correlati, tra cui Nutella B-Ready, Nutella Biscuits e Nutella Croissants.

La sua versione più popolare però, è quella distribuita nei classici barattoli riutilizzabili, che nel corso degli anni hanno assunto anche la forma di bicchieri. Uno sfizio per qualcuno, una passione per molti, che secondo quanto annunciato dal Financial Times, ha dovuto fare i conti con un imprevisto non di poco conto.

Uno scontro tra i commercianti turchi di nocciole e l’azienda è il risultato di un ingestibile aumento dei prezzi. Dall’inizio dell’estate, il Paese ha quasi raddoppiato il costo della materia prima a seguito di una calamità che ha messo in ginocchio il raccolto. La decisione di Nutella, a questo punto, è drastica.

Cosa accadrà alla Nutella dopo la crisi in Turchia

Le nocciole sono alla base della ricetta della celebre Nutella, che fino ad alcuni mesi fa ha potuto contare sulle risorse provenienti dalla Turchia. Una produzione di materia prima che è bruscamente calata per via di un’inaspettata crisi di raccolto.

nutella nocciole

Cosa accadrà alla Nutella – velaincampania.it

Ad esserne responsabili, una gelata tardiva nella zona orientale del Mar Nero ed un’infestazione di cimice asiatica, conosciuta localmente come “sputnik”. Secondo l’associazione di vendita di nocciole turche Fiskobirlik, la produzione del Paese potrebbe scendere al di sotto delle 300mila tonnellate, a confronto con le 600-700 mila tonnellate prodotte in un anno standard.

In un arco di tempo brevissimo, da giugno ad oggi, il costo delle nocciole naturali è balzato da 9mila dollari a tonnellata a 18mila dollari. Effetti disastrosi sugli acquisti del gruppo dolciario Ferrero, che ha deciso di interrompere la collaborazione con la Turchia. La necessità di prodotto, tuttavia, non è terminata.

Soltanto Ferrero consuma circa un quarto della produzione di nocciole a livello mondiale. Motivo per cui ha dovuto obbligatoriamente rivolgere la sua domanda a Stati Uniti e Cile ed iniziare ad attingere alle riserve. C’è già chi teme per il futuro della celebre crema spalmabile, che farebbe sentire la sua mancanza a moltissimi golosi del mondo.

Nessun allarme, però, è giunto da parte del direttore generale di Ferrero Hazelnut Company, che si è mostrato tranquillo in merito alla delicata situazione. Il capo della divisione interna incaricata dell’approvvigionamento e della lavorazione delle nocciole Marco Botta ha parlato al Financial Times spiegando di poter contare sulle abbondanti scorte.Quest’anno abbiamo una copertura molto ampia, non abbiamo fretta di acquistare”.

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