Le occhiaie non sono solo stanchezza: cosa significano i diversi tipi e quali segnali della salute rivelano sul nostro organismo.
Non è solo una questione estetica, né semplicemente una notte con poco sonno. Le occhiaie parlano, mostrano ciò che magari nascondiamo anche a noi stessi: abitudini scorrette, stress costante, problemi cutanei o disturbi che stanno cambiando la nostra energia. Il volto è il primo biglietto da visita della nostra salute e la zona intorno agli occhi, fragile e delicata, è quella che manda segnali più evidenti quando il corpo è messo alla prova. Lo sappiamo: spesso copriamo tutto con il correttore, con un po’ di trucco, sperando di sembrare meno affaticati. Però quei cerchi blu o violacei possono diventare persistenti, quasi una presenza quotidiana che, come raccontano diversi dermatologi, merita di essere osservata e compresa. Da Milano a New York, chi si occupa di pelle lo ripete da tempo: quando quell’alone si scurisce o cambia tonalità, c’è sempre un motivo preciso.
Perché compaiono le occhiaie e cosa ci stanno dicendo davvero
La pelle sotto gli occhi è molto sottile, quasi trasparente, e risponde alle variazioni del nostro organismo con velocità impressionante. Il colore scuro può derivare da una cattiva circolazione o da una ridotta ossigenazione dei tessuti, come spiega il dottor Charles Puza, dermatologo statunitense. La vita frenetica, la mancanza di sonno, lo stress emotivo, l’alcol bevuto al posto dell’acqua e il fumo che rovina i vasi sanguigni, creano un mix micidiale che si legge negli sguardi spenti. Già. Ma qui non si tratta solo di abitudini sbagliate.

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C’è la genetica, che decide quanto spessa sarà la pelle in quell’area e quanto predisposti saremo a sviluppare occhiaie fin da giovani. Poi c’è l’età: con gli anni i tessuti perdono elasticità, il grasso che sostiene la palpebra si riduce e si formano concavità che accentuano l’ombra sotto l’occhio. I vasi sanguigni diventano più visibili e il colore cambia. Anche gli allergici riconoscono bene il problema, con la tendenza a strofinarsi gli occhi e irritare la pelle, peggiorando la situazione. L’iperpigmentazione, cioè un eccesso di melanina, è un’altra causa sottovalutata, più evidente nelle carnagioni olivastre: può derivare dal sole preso senza protezione o da infiammazioni lente e ripetute.
Secondo numerosi specialisti, dietro quei segni potrebbe esserci perfino una disidratazione costante. Quando beviamo poco, la pelle perde luminosità e appare più scura. Il sangue circola male, ristagna, e il contorno occhi diventa il luogo in cui tutto si nota di più. Una specie di sveglia che il corpo ci impone ogni mattina davanti allo specchio, ricordandoci che serve più cura e più ascolto.
Vedere un cambiamento improvviso delle occhiaie, o una loro intensificazione anche in giornate senza particolare stanchezza, è un segnale da non ignorare. Spesso è il primo indizio che qualcosa va riequilibrato nel nostro stile di vita. E, lo sappiamo, la pelle non mente mai.
Come distinguere i diversi tipi di occhiaie e quali segnali non trascurare
Chi studia la pelle identifica quattro categorie principali di occhiaie, perché non tutte nascono dallo stesso fenomeno. Le occhiaie legate alle rughe indicano una pelle che ha perso acqua e supporto: le linee sottili evidenziano i vasi sottostanti già scuri di loro. Questo fenomeno aumenta con l’esposizione al sole senza protezione, fattore che accelera il naturale processo di invecchiamento. Servono prodotti che favoriscano il rinnovo cellulare e sostengano la produzione di collagene, perché qui il problema non è il colore, ma la struttura.
Quando si parla invece di perdita di volume, la pelle cede verso il basso, si svuota, e l’ombra sotto l’occhio si allunga. Si crea una fossa leggermente più marcata, che rende l’espressione stanca anche a chi ha dormito bene. In questi casi si punta a idratare, dall’interno bevendo acqua, e dall’esterno con ingredienti che trattengono i liquidi come l’acido ialuronico.
Le occhiaie vascolari sono riconoscibili dal colore blu o viola, spesso più evidente al mattino o con sbalzi di temperatura. Qui il nodo è la dilatazione dei capillari, che si notano perché la pelle è sottilissima. Il freddo, come già dicevano le nonne, riduce il gonfiore e favorisce la vasocostrizione. È un segnale, però, che rivela circolazione pigra, ansia fisica o mentale, scarso riposo notturno.
La quarta tipologia riguarda l’iperpigmentazione: quando la melanina si concentra troppo nel contorno occhi la pelle si scurisce, spesso in modo uniforme. Chi vive molte ore esposto alla luce senza protezione o tende a strofinare gli occhi vede peggiorare la situazione. Qui il colore racconta una risposta della pelle, non un problema di stanchezza. La cura si orienta verso ingredienti illuminanti, che riequilibrano le cromie.
Le occhiaie quindi non sono un dettaglio superficiale: sono una mappa. Mostrano dove guardare per migliorare il nostro benessere e dove intervenire con piccoli gesti quotidiani. Perché l’occhio parla prima di noi.

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