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La vela napoletana piange Luciano Chiosi

02 aprile 2020
E’ venuto a mancare Luciano Chiosi, ingegnere, marito e padre oggi, un campione della vela napoletana ieri. Faceva parte di quel poker di timonieri che, nella seconda metà degli anni 60, erano gli assi della vela giovanile zonale in campo nazionale. Iniziò la carriera velica al Circolo Nautico della Vela, in equipaggio con Giorgio Nannini, sotto la guida del famoso Aniello Montuori che costruì per loro un Flying Junior in legno nella sua bottega al Borgo Marinari. I due allievi, nella prima metà degli anni ‘60, primeggiavano nelle regate del Golfo, affrontando gli atleti del periodo, alcuni dei quali erano già pronti per i successi nazionali. Luciano ogni domenica si contendeva la vittoria nelle regate zonali di Flying Junior con Ferruccio Guercia, Picchio Milone, Carlo Campobasso, solo per citarne alcuni. In campo nazionale, era il 1966, Napoli ospitava il Campionato Italiano di classe, Ferruccio Guercia e Gigi Rolandi per il Circolo Canottieri Napoli su Trastula (I - 1586) si classificarono secondi dietro l’equipaggio di Carla IV di Bianchi – Fregoso del C.V. La Spezia e terzi furono Carlo Campobasso e Wladimiro Nappi per il Circolo Italia su Malibù (I- 1361). Nell’anno successivo, a Piombino, Luciano con l’inseparabile Giorgio Nannini su Ombrina (I-1864) con i colori del Circolo Italia conquistava il titolo di campione italiano Flying Junior, davanti a Ferruccio Guercia e Gigi Rolandi su Trastula. Nell’anno successivo, a Bari, al Campionato di Flying Junior del 1968, Picchio Milone con Stefano Vitale su Raja ( I-1969) fecero terra bruciata: quattro primi ed un sesto posto, concludendo con solo 11,7 punti; seguirono Carlo Campobasso e Maurizio Carelli Nitti Valentini su Malibù (I-1968) con 32,7 punti. Quella volta Luciano, sempre con Nannini su Ombrina, non entrò in zona medaglia. Terminata l’esperienza giovanile, i 4 assi puntarono ad una classe olimpica: il Flying Dutchman. In particolare, Luciano puntò su un FD titolato: Kriss III ( I-515) che i fratelli Lorenzo e Luciano Magrograssi avevano portato alla vittoria ai Campionati Italiani del 1968. Era uno scafo del mitico cantiere Bob Hoara che aveva costruito “Supercalifragilisticexpialidocious” (GBR-350) , Medaglia d’Oro olimpica ad Acapulco nel 1968 con Rodney-Pattisson e Ian MacDonald-Smith. Kriss III terzo giunse a Napoli, e tutti a vederla: non era una barca, ma piena di regolazioni, una macchina da guerra! Nel 1969 si svolsero a Napoli i Campionati Mondiali F.D., immancabilmente vinti da Rodney-Pattisson e Ian MacDonald-Smith, e per i nostri assi non ci fu partita. Buona navigazione, Luciano, ci mancherai. Racconti di storia della vela napoletana raccolti grazie a Sergio Pepe e Carlo Campobasso che ha dichiarato : “La storia velico sportiva di Luciano si intreccia con la mia : questo mio vecchio rivale ed amico di sempre mi mancherà molto.” Il Presidente Francesco Lo Schiavo, l’intero Comitato di Zona, il Capo Sezione UdR e quanti lo conoscevano, si stringono attorno alla famiglia e agli amici di Luciano ed ai circoli che negli anni lo hanno accolto, a cominciare dal Club Nautico della Vela, per passare al Circolo Italia ed al Reale Yacht Club Canottieri Savoia, esprimendo le più sentite condoglianze.