In arrivo detrazioni fiscali se il reddito è minore di 100.000: si tratta di un’importante agevolazione che può far felici molti.
Con l’avvicinarsi dell’anno 2026, il governo italiano si prepara a introdurre significative novità nella Legge di Bilancio che interesseranno in particolare il capitolo delle detrazioni fiscali a favore delle famiglie con figli. Le misure, che si inseriscono in un più ampio disegno di riforma fiscale volto a potenziare il sostegno al nucleo familiare e incentivare il welfare aziendale, promettono di modificare in modo sostanziale il sistema degli incentivi fiscali e dei fringe benefit, con particolare attenzione al rafforzamento del supporto economico alle famiglie.
Rimodulazione delle detrazioni fiscali per famiglie con figli
Attualmente, la normativa sulle detrazioni fiscali prevede un tetto massimo alle detrazioni che varia in base al reddito complessivo del contribuente. In particolare, per i redditi compresi tra 75 mila e 100 mila euro, il limite è fissato a 14 mila euro, scendendo a 8 mila euro per redditi superiori a 100 mila euro e azzerandosi per redditi oltre i 240 mila euro. Tuttavia, questo tetto è modulato tramite coefficienti legati al numero di figli a carico: chi ha almeno tre figli può usufruire del tetto pieno, mentre il limite si riduce progressivamente per famiglie con meno figli o senza figli.
La novità più rilevante prevista nella prossima Manovra riguarda l’innalzamento del coefficiente per le famiglie con un solo figlio, che passerebbe dall’attuale 0,70 a 0,85, equiparandolo così a quello previsto per le famiglie con due figli. Ciò comporta un aumento della detrazione massima da 9.800 a 11.900 euro per i redditi nella fascia 75-100 mila euro, ampliando la platea di contribuenti che potranno beneficiare di un maggior sostegno fiscale. Rimangono esclusi da questa modifica gli oneri sanitari, che continueranno a godere delle detrazioni ordinarie.

Nuove detrazioni fiscali nel 2026 – velaincampania.it
Questa revisione si inserisce all’interno del più ampio piano di taglio dell’IRPEF, che ha già visto la riduzione dell’aliquota del secondo scaglione dal 35% al 33%. Il beneficio fiscale associato a questa riduzione sarà però limitato a contribuenti con reddito fino a 200 mila euro, mentre oltre tale soglia verrà applicata una franchigia che neutralizza il vantaggio, e oltre i 240 mila euro le detrazioni saranno completamente azzerate.
Novità strutturali nella Legge di Bilancio 2025: conferme e aggiornamenti
La Legge di Bilancio 2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso dicembre, ha confermato la struttura a tre scaglioni dell’IRPEF, con aliquote al 23%, 35% e 43%, e ha previsto una serie di misure di sostegno per lavoratori, imprese e famiglie. Tra queste, oltre alle detrazioni fiscali e ai fringe benefit, spiccano:
- L’aumento del trattamento integrativo per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 15.000 euro, portando la detrazione da 1.880 a 1.955 euro e ampliando la no tax area fino a 8.500 euro anche per i dipendenti (già prevista per i pensionati).
- L’introduzione di un nuovo strumento di riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi fino a 20.000 euro, basato su una percentuale applicata al reddito da lavoro dipendente, con detrazioni decrescenti fino a 40.000 euro.
- La revisione del regime delle detrazioni, con limiti complessivi per redditi superiori a 75 mila euro, modulati in base al numero di figli a carico e con esclusioni per determinate spese sanitarie o investimenti in startup.
- L’innalzamento della soglia di reddito per l’accesso al regime forfettario da 30.000 a 35.000 euro per lavoratori dipendenti e assimilati.
- Misure di tracciabilità dei pagamenti per la deducibilità delle spese di vitto, alloggio, viaggio e trasporto, finalizzate a contrastare l’evasione fiscale e aumentare la trasparenza.
Queste disposizioni, integrate da interventi per il personale pubblico, i lavoratori frontalieri e l’istituzione di fondi per il contrasto alla povertà alimentare a scuola, disegnano un quadro di politica fiscale e sociale orientata a sostenere le famiglie e i lavoratori in un contesto economico ancora complesso.