Taglio dell’Iva su alimentari nella Manovra 2026: ecco cosa cambia per i consumatori: ecco tuttel le novità.
Con l’approssimarsi dell’approvazione della Legge di Bilancio 2026, torna al centro del dibattito parlamentare la proposta di una significativa riduzione dell’IVA su prodotti alimentari, un tema di grande rilievo sociale ma complesso da realizzare a causa dell’impatto finanziario stimato in miliardi di euro. Diverse forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, spingono per l’applicazione di aliquote agevolate su una vasta gamma di beni alimentari, dalla carne fresca alle ostriche e persino al cibo per animali domestici.
Le proposte dei partiti sulla riduzione dell’IVA alimentare
Tra i promotori della riduzione dell’aliquota IVA al 4% sulle carni suine fresche, refrigerate e congelate, oltre ai prodotti di salumeria, si distingue la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva dal giugno 2023. Paita, con un’esperienza pluriennale sia come deputata che come senatrice, ha avanzato una proposta che, secondo le stime de Il Sole 24 Ore, comporterebbe un costo per lo Stato di circa 900 milioni di euro. La senatrice è inoltre nota per il suo impegno in commissioni parlamentari chiave, come quella sul bilancio e su vari temi economici, e guida il gruppo parlamentare Azione – Italia Viva – Renew Europe al Senato.
Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle, rappresentato dal senatore Mario Turco, vicepresidente del partito dal 2021 e docente universitario in economia aziendale, propone un intervento più esteso: portare l’IVA dal 10% al 4% su un ampio paniere di beni alimentari di prima necessità, che include pasta, pane, latte, burro, formaggi, uova, frutta, ortaggi, legumi, cereali e olio d’oliva. Questa misura, secondo le stime, avrebbe un impatto economico di circa 1,5 miliardi di euro. Turco, con un background di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio (governo Conte II) e un ruolo attivo nelle commissioni finanziarie, rappresenta la componente tecnica e politica che spinge per una riforma fiscale a favore delle famiglie.

Generi alimentari: dibattito sul taglio dell’Iva – velaincampania.it
Anche Forza Italia si muove per includere nel pacchetto agevolazioni fiscali un prodotto simbolo come le ostriche, proponendo un’aliquota IVA ridotta al 10%. Il senatore Claudio Lotito, noto anche come presidente della Lazio, ha presentato un emendamento per escludere le ostriche dalla tabella III della Legge IVA, tentando di garantire un trattamento fiscale più favorevole a questo prodotto.
Chiude il quadro la proposta di Alleanza Verdi e Sinistra, con la richiesta avanzata da Tino Magni di applicare l’IVA al 4% su tutti gli alimenti e prodotti biologici certificati, secondo quanto previsto dal Regolamento UE 2018/848, con un costo stimato di 1,35 miliardi di euro.
Il nodo delle coperture finanziarie e l’impatto sulle casse pubbliche
Il principale ostacolo alla concreta realizzazione di queste misure è rappresentato dall’elevato costo per le finanze pubbliche. Sommando le varie proposte, infatti, il conto complessivo supera i 3,7 miliardi di euro. Tale cifra rende difficile sostenere l’intervento senza compromettere gli obiettivi di equilibrio di bilancio e deficit fissati dal governo e dall’Unione Europea. L’esito della partita sull’IVA agevolata dipenderà quindi dalla capacità del Parlamento e dell’Esecutivo di individuare coperture adeguate, che potrebbero prevedere tagli di spesa o nuove entrate.
Oltre ai prodotti alimentari destinati al consumo umano, si sta considerando anche una riduzione dell’IVA per il pet food, in particolare per le diete veterinarie prescritte da medici. L’attuale aliquota del 22% potrebbe scendere al 4% o al 10%, equiparando questi prodotti ai beni di prima necessità o ai farmaci.
Il dibattito parlamentare sulle aliquote IVA e la loro riduzione rappresenta un nodo cruciale della Manovra finanziaria 2026 e si inserisce nel più ampio contesto della riforma fiscale, tema sul quale i partiti stanno cercando un compromesso tra sostenibilità economica e risposte alle esigenze sociali.

Costi alimentari: il dibattito sul taglio dell'Iva - velaincampania.it






