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Caos TARI 2025, errori clamorosi di calcolo: come capire se stai spendendo più del dovuto

errori di calcolo per la TARITARI e possibili errori di calcolo - velaincampania.it

Tari 2025, possibili errori nei calcoli: migliaia di cittadini a rischio. Ecco come controllare e  correggere eventuali sbagli commessi.

L’associazione Confabitare ha lanciato un allarme riguardante la presenza di numerosi errori di calcolo della TARI 2025 che stanno interessando migliaia di cittadini, soprattutto nel capoluogo emiliano, ma con possibili ripercussioni anche in altre città italiane. Questi errori comportano un aumento ingiustificato della tassa sui rifiuti, con conseguenze economiche rilevanti per le famiglie e i proprietari degli immobili. La situazione richiede attenzione e una verifica puntuale da parte dei contribuenti per evitare di incorrere in pagamenti superiori al dovuto.

Cause e dinamiche degli errori nel calcolo della TARI 2025

La TARI si basa sulla superficie calpestabile degli immobili, come previsto dalla normativa vigente, e sui dati catastali disponibili. Tuttavia, nel processo di determinazione dell’importo da pagare, emergono frequentemente problemi legati a:

  • Dati catastali obsoleti o non aggiornati, che non riflettono modifiche strutturali intervenute negli anni.
  • Errori di trascrizione o interpretazione delle superfici dichiarate nelle pratiche TARI.
  • L’uso crescente di algoritmi e controlli automatici, che incrociano dati catastali e dichiarazioni precedenti, ma che possono generare valutazioni errate se le informazioni di base sono imprecise.
  • Difformità tra superficie reale e quella accatastata, con conseguente tassazione su parametri non corrispondenti alla realtà.
  • Inclusione non corretta di pertinenze come box, cantine o balconi, che a volte vengono conteggiate erroneamente nella superficie tassabile.
come valtare gli errori di calcolo della tari

Come accorgersi e riparare gli errori di calcolo della TARI – velaincampania.it

Recenti aggiornamenti normativi hanno introdotto maggiori obblighi di trasparenza e facilitano l’accesso online ai dettagli del calcolo, ma ciò comporta anche la necessità di una costante revisione e aggiornamento delle banche dati comunali e catastali.

Per evitare di pagare un importo superiore a quello dovuto, è fondamentale che i cittadini effettuino una verifica accurata della propria posizione tributaria. I passaggi raccomandati sono:

  • Recuperare la planimetria catastale aggiornata, consultando il sito dell’Agenzia delle Entrate o un tecnico abilitato, e confrontarla con la dichiarazione utilizzata per il calcolo della TARI.
  • Controllare la visura catastale, focalizzandosi sulla superficie calpestabile e sulla presenza di pertinenze eventualmente escluse dal tributo.
  • Confrontare la superficie tassata con i metri quadri effettivi, escludendo aree scoperte non produttive di rifiuti, come balconi e giardini.
  • Utilizzare gli strumenti digitali messi a disposizione dal Comune per verificare in autonomia la propria posizione contributiva.

In presenza di dubbi o incongruenze, è consigliabile richiedere una verifica tecnica con rilievo sul posto affidandosi a professionisti esperti in materia catastale.

Strumenti di tutela in caso di accertamento errato

Quando si riceve un avviso di accertamento con importi errati, i cittadini possono attivare diverse forme di tutela:

  • Effettuare una verifica documentale per individuare la fonte dell’errore confrontando i dati ricevuti con la documentazione catastale e le dichiarazioni precedenti.
  • Richiedere chiarimenti all’ufficio tributi del Comune, allegando documentazione aggiornata e spiegando le ragioni del dissenso.
  • Presentare un’istanza di autotutela, procedura gratuita che permette di chiedere la correzione dell’errore senza ricorrere direttamente al giudice tributario, allegando prove come planimetrie rettificate.
  • Se l’istanza non viene accolta, è possibile fare ricorso alla Commissione Tributaria entro 60 giorni dalla notifica, con il supporto di consulenti tecnici o centri di assistenza fiscale.

Confabitare ha sottolineato come spesso siano le categorie più vulnerabili, tra cui gli anziani, a subire conseguenze particolarmente pesanti, con l’aggiunta di sanzioni e arretrati. A supporto dei cittadini, l’associazione ha attivato un servizio gratuito di consulenza legale e tecnica.

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