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Aumento età pensionabile: il trucco per aggirare la legge riscattando questi contributi

l governo ha infatti confermato un graduale aumento dei criteri per accedere alla pensione, che comporterà un allungamentoIncremento dei requisiti pensionistici nel 2027 e 2028(www.velaincampania.it)

Con l’avvicinarsi del 2026, cresce l’urgenza per molti lavoratori di pianificare con attenzione il proprio pensionamento.

Il governo ha infatti confermato un graduale aumento dei criteri per accedere alla pensione, che comporterà un allungamento sia dell’età anagrafica sia degli anni di contribuzione necessari, salvo alcune eccezioni per categorie di lavoratori gravosi o usuranti.

È ormai ufficiale che a partire dal 2027 scatterà un innalzamento dei requisiti pensionistici. Dopo una prima fase di aumento contenuta a un solo mese, rispetto ai tre mesi inizialmente previsti, nel 2028 si registrerà un ulteriore incremento di due mesi. In totale, quindi, si arriverà a tre mesi in più necessari per il pensionamento, sia in termini di età che di contributi versati, rispetto alle regole vigenti nel 2025.

Questa decisione del governo rappresenta una modifica significativa, che impatterà molti lavoratori intenzionati a lasciare il lavoro nei prossimi anni. Pertanto, il 2026 si profila come l’ultimo anno favorevole per andare in pensione senza subire questi aumenti, spingendo numerosi lavoratori a valutare con attenzione le proprie posizioni contributive per anticipare il pensionamento.

Recupero dei contributi e opportunità di pensionamento anticipato

Per anticipare l’uscita dal mondo del lavoro e aggirare l’aumento dei requisiti, è fondamentale conoscere e sfruttare le possibilità di recupero contributivo ancora attive. Tra queste, la Pace Contributiva rappresenta una delle soluzioni più efficaci per recuperare fino a cinque anni di contributi. Si tratta di un meccanismo che consente di “ricomporre” periodi contributivi non coperti, fino a una certa soglia temporale, pagando un importo calcolato in modo agevolato.

Tuttavia, è importante sottolineare che tali strumenti di recupero saranno attivi solo fino alla fine del 2026. Per questo motivo, i lavoratori interessati devono agire con tempestività e presentare le domande entro dicembre 2025, per poter beneficiare delle condizioni attuali e accedere alla pensione senza dover attendere l’inasprimento dei requisiti previsto negli anni successivi.

Inoltre, oltre alla Pace Contributiva, esistono altre forme di ricongiunzione e riscatto contributivo che, a seconda della posizione individuale, possono consentire di completare il proprio montante contributivo e accelerare l’accesso alla pensione.

L’anticipo della pensione nel 2026 è quindi una strategia consigliata per chi vuole evitare l’aumento obbligato dei requisiti dal 2027 in poi.

Importanza della pianificazione previdenziale entro dicembre (www.velaincampania.it)

L’anticipo della pensione nel 2026 è quindi una strategia consigliata per chi vuole evitare l’aumento obbligato dei requisiti dal 2027 in poi. La scadenza di dicembre 2025 per accedere al recupero contributivo diventa un vero e proprio termine ultimo per chi desidera approfittare delle condizioni più favorevoli.

Gli esperti di previdenza sottolineano che la pianificazione previdenziale deve essere personalizzata, tenendo conto della carriera lavorativa, delle eventuali interruzioni contributive e delle specifiche normative di riferimento. Un’analisi dettagliata della propria situazione contributiva, magari con l’aiuto di consulenti specializzati, può fare la differenza tra un pensionamento anticipato e un ritardo obbligato di diversi mesi o anni.

In definitiva, per i lavoratori prossimi al pensionamento, il 2026 rappresenta un’occasione importante da non perdere per andare in pensione con requisiti più contenuti rispetto al futuro prossimo, evitando così una penalizzazione in termini di età e anzianità contributiva.

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