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Castagne, appena scoprirai cosa fanno al tuo corpo non smetterai di mangiarle: effetti ‘miracolosi’

CastagneCastagne, appena scoprirai cosa fanno al tuo corpo non smetterai di mangiarle: effetti 'miracolosi' - velaincampania.it

Le castagne sono ricche di fibre, vitamine e minerali: un alimento completo da non sottovalutare in autunno.

Un tempo considerate un alimento di sopravvivenza, oggi le castagne sono tornate al centro della tavola autunnale. Non a caso, nel mese di ottobre e novembre, i mercati si riempiono di cassette colme, i bracieri accesi invadono le piazze e le sagre nel Lazio celebrano il frutto con bancarelle, caldarroste e farine antiche. Ma dietro il gusto intenso e quella consistenza farinosa che si ama o si odia, c’è una ricchezza nutrizionale sorprendente. In molti casi, dimenticata.

Dalla farina antica al superfood: cosa contengono davvero le castagne

Chi le chiama ancora “pane dei poveri” forse non sa che le castagne hanno un profilo nutrizionale che può competere con i cereali. Anzi, per chi ha intolleranze al glutine, sono spesso una soluzione. Contengono una buona quantità di carboidrati complessi, che rilasciano energia in modo graduale. In pratica: saziano e non provocano picchi glicemici improvvisi. Ma non finisce qui. Le castagne sono naturalmente prive di colesterolo e ricche di grassi vegetali insaturi, in particolare acido oleico e linoleico. Due elementi fondamentali per chi vuole tenere sotto controllo il colesterolo LDL. Non è raro che vengano consigliate, con moderazione, anche a chi ha problemi cardiovascolari.

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Dalla farina antica al superfood: cosa contengono davvero le castagne – velaincampania.it

All’interno della polpa ci sono anche fibre, fosforo, potassio, e soprattutto acido folico: un nutriente essenziale nella gravidanza, perché contribuisce alla formazione del sistema nervoso del feto. Ecco perché non è un caso che i nutrizionisti consiglino di inserire le castagne nella dieta autunnale, quando il corpo ha bisogno di recuperare forze e rinforzare il sistema immunitario. Non servono quantità elevate: 100 grammi di castagne bollite forniscono circa 130 calorie, ma un pieno di minerali, amminoacidi e vitamine del gruppo B.

Il fosforo è in particolare un prezioso alleato per la memoria: utile per studenti, anziani e per chi deve affrontare periodi di stress mentale o stanchezza. L’arginina, l’acido aspartico e quello glutammico, presenti in buone concentrazioni, favoriscono il benessere del sistema muscolare e nervoso. Non c’è bisogno di integratori se si ha una manciata di castagne cotte nel piatto.

Come cucinarle, chi deve evitarle e perché sono un vero rimedio naturale

Se le si ama, è difficile smettere di mangiarle. Ma bisogna ricordare che le castagne crude possono irritare l’intestino: meglio cuocerle. La versione bollita è quella più digeribile, con meno calorie rispetto alle caldarroste, che arrivano anche a 245 calorie per 100 grammi. Le secche, usate nella cucina tradizionale per minestre e dolci, sono le più caloriche: fino a 370 calorie per la stessa quantità. E proprio perché sono nutrienti, non sono adatte a tutti: chi soffre di diabete, obesità o colite dovrebbe limitarne il consumo. Anche per via dell’alto contenuto di zuccheri semplici.

Oltre all’alimentazione, le castagne vengono usate anche in ambito fitoterapico. Le foglie e la corteccia dell’albero sono impiegate da secoli per infusi contro la tosse e i malanni stagionali. Un decotto con le foglie di castagno ha effetto disinfettante per le vie respiratorie, ma anche tonico e astringente per la pelle. È uno di quei rimedi della nonna che resistono, proprio perché funzionano ancora. Lo sanno bene le persone più anziane nei paesi di montagna, dove l’albero del castagno è quasi sacro.

Le castagne aiutano anche il transito intestinale. Le fibre in esse contenute regolano l’attività digestiva, soprattutto nei cambi di stagione. Chi soffre di stitichezza cronica può trovare giovamento nel consumo regolare, a patto di evitarle crude. In quel caso, rischiano di creare l’effetto opposto: pesantezza, fermentazioni, irritazioni. In cucina, oggi si sta riscoprendo anche la farina di castagne: dal castagnaccio alla pasta fatta in casa, fino ai biscotti e agli gnocchi. Una volta, soprattutto nei paesi poveri dell’Appennino, era una farina “di salvezza”, quando il grano mancava. Ora torna in chiave gourmet, con ricette che riscoprono il gusto dolce e terroso di questo ingrediente.

Non sono più il pane dei poveri, ma forse sono ancora il nutrimento più completo e trascurato dell’autunno. Vale la pena tenerle in dispensa.

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