Food

Alcuni biscotti contengono più acrilammide di quanto pensi: ecco la lista e quali evitare assolutamente

L’acrilammide è un composto chimico che si forma durante la cottura ad alte temperature di alimenti ricchi di amido, come pane, patate, caffè e appunto i biscottiAcrilammide nei biscotti: un rischio sottovalutato soprattutto per i bambini (www.velaincampania.it)

La colazione con i biscotti è una tradizione consolidata, ma un recente studio ha acceso i riflettori sulla presenza di contaminanti.

L’acrilammide è un composto chimico che si forma durante la cottura ad alte temperature di alimenti ricchi di amido, come pane, patate, caffè e appunto i biscotti. Questa sostanza è il risultato della reazione di Maillard, responsabile della doratura e croccantezza degli alimenti, ma è stata classificata dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’OMS come “probabile cancerogeno per l’uomo”. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) da anni raccomanda una riduzione dell’acrilammide, privilegiando in modo particolare gli alimenti destinati all’infanzia, poiché i bambini sono i più esposti al rischio derivante da questo contaminante.

L’Unione Europea ha fissato valori di riferimento, non limiti giuridici vincolanti, pari a 350 microgrammi/kg per gli adulti e 150 microgrammi/kg per i bambini fino a tre anni. Nel test effettuato, nessun prodotto ha superato la soglia per gli adulti, ma diverse referenze si sono avvicinate pericolosamente al limite consigliato per i più piccoli, generando un campanello d’allarme per le famiglie. La concentrazione media di acrilammide riscontrata è stata di 88,6 microgrammi/kg, un valore che, seppur entro i parametri indicativi, rappresenta un rischio cumulativo per chi consuma biscotti quotidianamente, specie bambini e adolescenti.

Micotossine e tossine emergenti: un quadro in evoluzione

L’indagine ha inoltre valutato la presenza di micotossine, tossine prodotte da muffe e funghi che possono contaminare i cereali se non conservati adeguatamente. Le micotossine più note e regolamentate, Deossinivalenolo (DON) e Zearalenone, sono risultate generalmente presenti in concentrazioni molto inferiori ai limiti di legge, offrendo un quadro complessivamente rassicurante. Tuttavia, la ricerca ha rilevato concentrazioni significative di tossine emergenti come le enniatine (ENNs), per le quali mancano ancora limiti normativi europei. Queste sostanze, che possono comparire in quantità rilevanti in alcuni campioni, pongono interrogativi sugli effetti a lungo termine e sottolineano la necessità di aggiornare le normative e intensificare i controlli.

Lo studio ha preso in esame anche la qualità nutrizionale delle ricette, segnalando la presenza di ingredienti che possono compromettere

Ingredienti sotto la lente: olio di palma, zuccheri e additivi(www.velaincampania.it)

Lo studio ha preso in esame anche la qualità nutrizionale delle ricette, segnalando la presenza di ingredienti che possono compromettere la salubrità del prodotto. L’olio di palma, noto per l’elevato contenuto di grassi saturi, è ancora presente in alcune linee di biscotti, insieme allo sciroppo di glucosio-fruttosio, dolcificante associato allo sviluppo di steatosi epatica nei bambini. Inoltre, sono stati monitorati additivi come i fosfati, che possono interferire con l’assorbimento del calcio, e alcuni edulcoranti quali il maltitolo, responsabili di disturbi intestinali se consumati in eccesso.

Il contenuto medio di sale e zuccheri è risultato elevato in diversi prodotti, con punte particolarmente alte in alcuni biscotti integrali, penalizzati anche per la bassa presenza di fibre, elemento invece apprezzato in altre referenze.

I risultati del test: i peggiori prodotti tra “bianchi” e integrali

Tra i biscotti “bianchi”, due prodotti si sono distinti negativamente per l’elevato contenuto di acrilammide e la presenza di micotossine emergenti.

  • Esselunga Frollini alla panna ha mostrato 134 mcg/kg di acrilammide, accompagnati da enniatina B a 28 mcg/kg e B1 a 5 mcg/kg, con valori di DON inferiori alle soglie di attenzione.
  • Doria Bucaneve, brand storico della prima colazione italiana, ha fatto registrare 148 mcg/kg di acrilammide, un valore vicino al limite raccomandato per i bambini, oltre a tracce di zearalenone ed enniatina B.

Nel segmento dei biscotti integrali, quattro campioni hanno ottenuto un giudizio insufficiente in termini di qualità degli ingredienti e contaminanti:

  • Oro Saiwa Cruscoro è risultato critico per il basso contenuto di fibre e la presenza di olio di palma, sciroppo di glucosio-fruttosio e fosfati di calcio, con 132 mcg/kg di acrilammide e livelli elevati di micotossine emergenti.
  • Doria Bucaneve Ciocco Integrale ha evidenziato un alto contenuto di zuccheri e olio di palma, con 142 mcg/kg di acrilammide e tracce di zearalenone ed enniatina B1.
  • McVitie’s Digestives Integrali ha perso punti per olio di palma e un contenuto di sale di 1,5 grammi ogni 100 grammi, con 126 mcg/kg di acrilammide e micotossine emergenti presenti in basse quantità.
  • Gentilini Piaceri con farina integrale ha mostrato valori significativi di acrilammide (168 mcg/kg) e zuccheri elevati, oltre a tracce di micotossine emergenti.

Change privacy settings
×