Nel panorama della cultura astrologica e astronomica, un dibattito sempre acceso riguarda l’esistenza di un tredicesimo segno zodiacale.
Secondo le più recenti osservazioni scientifiche, oltre ai tradizionali dodici segni, esiste un segno chiamato Ofiuco, che modifica l’assetto classico dello zodiaco e induce a ripensare le date e i caratteri associati ad ogni segno.
La costellazione di Ofiuco, il cui nome deriva dal latino Ophiūchus, ossia “colui che domina il serpente”, è una delle 88 costellazioni riconosciute in astronomia moderna. Storicamente, è stata menzionata già da Claudio Tolomeo, celebre astrologo e astronomo del II secolo d.C., tra le 48 costellazioni originarie. Tuttavia, a differenza degli altri segni zodiacali, Ofiuco non è mai stato ufficialmente incluso nel calendario astrologico tradizionale.
La peculiarità di Ofiuco sta nel fatto che il Sole, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, transita attraverso questa costellazione per un periodo che va dal 30 novembre al 18 dicembre, ovvero in un arco temporale che nella tradizione astrologica è interamente attribuito al Sagittario. Questo fatto ha portato gli astronomi a proporre un calendario zodiacale rivisto, che include tredici segni anziché dodici, con conseguenti variazioni nei periodi di riferimento per ciascun segno. Nel nuovo calendario, ad esempio, il Sagittario si sposterebbe dal 19 dicembre al 20 gennaio, e lo Scorpione coprirebbe un arco più ristretto dal 14 al 29 novembre.
Il motivo di questo stravolgimento risiede nel fatto che l’astrologia tradizionale si basa su un sistema simbolico e ciclico, mentre l’astronomia osserva il movimento reale delle costellazioni, tenendo conto anche del fenomeno della precessione degli equinozi e del movimento di rotazione e rivoluzione terrestre. Questo spostamento ha portato a un disallineamento tra le date astrologiche e le posizioni astronomiche effettive.
Caratteristiche astronomiche della costellazione di Ofiuco
Dal punto di vista astronomico, Ofiuco è una costellazione affascinante e complessa. Situata a cavallo dell’equatore celeste, è visibile dalla maggior parte delle regioni della Terra, tranne che dalle zone polari estreme. La sua posizione lungo la Via Lattea ne fa una zona ricca di oggetti celesti, tra cui stelle luminose, ammassi aperti e globulari, nonché nebulose.
Tra le stelle più brillanti spiccano Rasalhague (α Ophiuchi) e Sabik (η Ophiuchi). La costellazione è tradizionalmente raffigurata come un uomo che tiene un serpente, diviso in due parti, simbolo legato al dio della medicina Asclepio nella mitologia greca. Ofiuco ospita anche numerose stelle doppie e variabili, che rappresentano un interesse particolare per gli astrofili.
L’osservazione di Ofiuco è particolarmente favorevole tra i mesi di maggio e ottobre, periodo in cui si trova più alta nel cielo notturno dell’emisfero boreale. Nonostante l’importanza astronomica, Ofiuco non ha mai trovato spazio nell’astrologia tradizionale, che continua a mantenere la divisione in dodici segni, basata su un sistema simbolico più che su dati scientifici.

Implicazioni per gli appassionati di oroscopo e astrologia(www.velaincampania.it)
L’esistenza di Ofiuco ha generato interesse e curiosità anche tra chi segue l’oroscopo quotidiano, ma è importante sottolineare che l’astrologia tradizionale non riconosce questo segno come parte integrante dello zodiaco. La sua introduzione richiederebbe una revisione radicale delle date e dei profili caratteriali attribuiti a ciascun segno, cosa che al momento non è stata adottata dalla maggioranza degli astrologi.
La presenza di Ofiuco è quindi un invito a riflettere sulla differenza tra scienza e credenza, tra osservazione astronomica e interpretazione astrologica, ricordando che le stelle e le costellazioni sono soggette a continue variazioni e che il rapporto tra uomo e cielo è da sempre complesso e affascinante.
In un contesto più ampio, questa tematica si inserisce in un dibattito che ha radici antiche, ma che oggi si arricchisce di nuove osservazioni e tecnologie, confermando come il cielo continui a essere fonte di mistero e ispirazione, così come di studio rigoroso e aggiornato.