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Buone notizie per questi lavoratori: c’è l’esonero contributivo, risparmiano migliaia di euro

L’abilitazione alle funzionalità online consente ai genitori o tutori di monitorare e gestire il libretto in modo semplice e sicuroEsonero contributivo per i giovani agricoltori: i dettagli della normativa 2026(www.velaincampania.it)

Tra le novità emergenti dalla Legge di Bilancio 2026 spicca l’introduzione dell’esonero contributivo per i giovani agricoltori.

L’emendamento, inserito all’interno dell’articolo 6-bis della Legge di Bilancio 2026, prevede un esonero totale dei contributi previdenziali INPS per i giovani agricoltori di età inferiore ai 40 anni che si iscrivono per la prima volta alla previdenza agricola. La misura si applica per un periodo massimo di 24 mesi decorrenti dalla data di iscrizione, garantendo così un alleggerimento fiscale significativo in fase di avvio dell’attività.

Si tratta di un esonero contributivo pari al 100% dell’accredito contributivo presso l’Assicurazione Generale Obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti. Tuttavia, non sono compresi nell’esonero i contributi INAIL, che restano a carico dell’agricoltore.

Un punto fondamentale sottolineato dal testo è che, ai fini pensionistici, i contributi sono accreditati anche se non versati, tutelando così il diritto alla futura pensione degli agricoltori beneficiari.

L’agevolazione è inserita nel regime de minimis, ma poiché riguarda aziende agricole di nuova costituzione, il contributo non incide immediatamente sul tetto massimo triennale degli aiuti di Stato.

Parallelamente, la Legge di Bilancio 2026 proroga al 2026 i benefici fiscali già previsti per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola, escludendo i redditi dominicali e agrari dalla base imponibile IRPEF, come da precedente normativa (Legge 232/2016, comma 44).

Come richiedere l’esonero contributivo e chi ne può beneficiare

L’INPS, con la circolare n. 47 del 23 marzo 2021, ha già regolamentato le modalità di accesso all’esonero contributivo, estendendo la misura a chi ha avviato un’azienda agricola nel corso del 2021 e confermando la possibilità di estensione anche per gli anni successivi, in attesa della definitiva approvazione delle nuove disposizioni.

Possono richiedere l’esonero i coltivatori diretti, i giovani imprenditori agricoli e i membri del loro nucleo familiare, con la possibilità di estendere la misura a più soggetti all’interno della stessa famiglia agricola. Sono esclusi dal beneficio il contributo di maternità e il contributo INAIL.

La domanda va presentata tramite il “Cassetto previdenziale per autonomi agricoli” dell’INPS, utilizzando il modello telematico specifico denominato “Esonero contributivo nuovi coltivatori diretti e IAP anno 2021 (cd/Iap2021)”. La richiesta può essere inviata autonomamente o con l’ausilio di professionisti o Centri di Assistenza Agricola (CAA).

In caso di più agevolazioni spettanti, il beneficiario potrà optare per quella più vantaggiosa.

La manovra economica approvata a fine 2025 impegna complessivamente circa 30 miliardi di euro, con una forte attenzione al sostegno

Il quadro europeo e regionale: la PAC e le iniziative territoriali a sostegno dei giovani agricoltori(www.velaincampania.it)

La misura italiana si inserisce in un contesto più ampio di interventi a livello europeo volti a favorire l’insediamento e la permanenza dei giovani in agricoltura. La Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027 dedica un’attenzione particolare al ricambio generazionale, con un obbligo per gli Stati membri di destinare almeno il 3% del bilancio dei pagamenti diretti al sostegno dei giovani agricoltori.

I piani strategici nazionali della PAC comprendono misure che vanno dal sostegno al reddito, agli aiuti per l’avvio di nuove imprese rurali, fino a programmi di formazione e consulenza per migliorare le capacità imprenditoriali.

In Italia, a livello regionale, esistono ulteriori iniziative come il “Pacchetto Giovani” della Regione Veneto, che concede un premio forfettario di 40.000 euro ai giovani imprenditori agricoli sotto i 41 anni che si insediano per la prima volta come capi azienda e presentano un piano di sviluppo aziendale. L’intervento richiede un impegno pluriennale nella conduzione dell’azienda e nella formazione professionale, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità dell’attività agricola e favorire la continuità generazionale.

I numeri e la sfida del ricambio generazionale in agricoltura

Secondo dati Eurostat aggiornati al 2025, gli agricoltori under 40 in Europa rappresentano solo il 12% del totale, con una presenza femminile ancora più ridotta, pari al 3%. Il progressivo invecchiamento della popolazione agricola costituisce una sfida significativa per garantire la sicurezza alimentare e la sostenibilità economica del settore.

La Commissione Europea, in collaborazione con la Banca Europea degli Investimenti (BEI), ha stanziato quasi un miliardo di euro in finanziamenti dedicati all’agricoltura e alla bioeconomia, con particolare attenzione ai giovani agricoltori. In Italia, sono stati erogati 350 milioni di euro tra prestiti e aiuti per sostenere gli investimenti delle nuove imprese agricole.

L’attenzione alla formazione, al supporto finanziario e all’accesso alla terra rappresenta un approccio integrato che, attraverso la sinergia tra politiche nazionali, regionali e comunitarie, punta a rivitalizzare il settore agricolo con energie fresche e innovazioni imprenditoriali.

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