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Assegno di Inclusione, le eccezioni che quasi nessuno conosce: quando puoi prenderlo prima dei 60 anni

on la conferma e l’ampliamento delle platee beneficiarie nella Legge di Bilancio 2025, è importante aggiornare i requisiti, le modalità di accessoChi può richiedere l’Assegno di Inclusione (www.velaincampania.it)

L’(ADI), misura di sostegno economico, continua a rappresentare uno strumento fondamentale per contrastare la povertà.

Con la conferma e l’ampliamento delle platee beneficiarie nella Legge di Bilancio 2025, è importante aggiornare i requisiti, le modalità di accesso e gli importi di questa misura, soprattutto per chi desidera usufruirne prima dei 60 anni di età.

L’ADI è destinato ai nuclei familiari che comprendono almeno un componente in una delle seguenti condizioni: persone con disabilità (come definita dal DPCM 5 dicembre 2013, n. 159), minorenni, persone di età superiore ai 60 anni o individui in condizione di svantaggio sociale certificato dai servizi socio-sanitari territoriali. Tra i soggetti con disabilità rientrano invalidi civili, titolari di handicap ai sensi della Legge 104 e persone con gravi patologie o non autosufficienti.

I richiedenti devono essere cittadini italiani o appartenenti a determinate categorie di stranieri, quali cittadini UE con diritto di soggiorno, titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o titolari di protezione internazionale. Un requisito imprescindibile è la residenza in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo, esteso anche ai familiari del beneficiario per l’intera durata dell’erogazione.

Dal punto di vista economico, il nucleo deve dimostrare un ISEE non superiore a 10.140 euro annui (incrementato rispetto ai 9.360 euro del 2024), un patrimonio immobiliare al netto della prima casa inferiore a 30.000 euro e un reddito familiare annuo che varia in base alla composizione del nucleo e alle condizioni specifiche, ad esempio aumenta se sono presenti componenti con disabilità gravi o over 67. Inoltre, il patrimonio mobiliare non deve superare i limiti stabiliti dalla normativa, con incrementi per ogni componente disabile o non autosufficiente. Non sono ammessi possessori di autoveicoli immatricolati negli ultimi tre anni, salvo quelli destinati a persone con disabilità.

Importi e modalità di erogazione

L’importo mensile massimo dell’Assegno di Inclusione si articola in diverse fasce: 500 euro per nuclei senza minorenni o over 60, 630 euro per nuclei con disabili o over 67 e un contributo aggiuntivo fino a 280 euro per famiglie in affitto. La media degli importi erogati nei primi sei mesi del 2024 si aggira intorno ai 618 euro mensili, coinvolgendo oltre 1,3 milioni di persone.

Il beneficio viene erogato tramite la cosiddetta Carta ADI, una carta elettronica ricaricabile che consente acquisti presso esercizi convenzionati, il pagamento di affitti e utenze domestiche, oltre a prelievi di contante entro limiti mensili proporzionali alla scala di equivalenza del nucleo familiare. La durata iniziale dell’erogazione è di 18 mesi, rinnovabile per ulteriori 12 mesi con una sospensione obbligatoria di un mese tra i periodi.

dettagli sulle nuove regole del pagamento dell'imu

Come fare domanda e obblighi dei beneficiari – velaincampania.it

La richiesta dell’Assegno di Inclusione può essere presentata all’INPS tramite canali telematici, CAF o patronati. Dopo la domanda, il richiedente deve registrarsi sulla piattaforma SIISL per sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (PAD), che impegna il nucleo a percorsi di inclusione sociale e lavorativa. Chi non rispetta gli appuntamenti con i servizi sociali o non aderisce ai percorsi di attivazione perde il diritto all’assegno.

Sono esentati dall’obbligo di attivazione lavorativa i pensionati over 60, le persone con disabilità, chi assiste minori di tre anni o con figli disabili, nonché le donne vittime di violenza prese in carico dai centri antiviolenza. Anche queste categorie devono comunque sottoscrivere un Patto di Inclusione che prevede il coinvolgimento in percorsi personalizzati.

L’ADI è compatibile con altre misure di sostegno, quali NASPI, DISCOLL, Disoccupazione agricola e l’Assegno Unico Universale per i figli. Tuttavia, può essere sospeso, revocato o decadere in caso di irregolarità come false dichiarazioni, mancata adesione ai percorsi o condanne penali.

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