Curiosità

Altro che trasparente, l’acqua è nera, grigia e bianca: non hai idea da dove proviene

acqua lavandino e uomo dubbioAcqua nera, grigia e bianca - velaincampania.it

Una comune convinzione si basa sull’aspetto trasparente dell’acqua: è sorprendente scoprire che può assumere tre colori differenti. 

Tra le risorse più preziose offerte dal pianeta, l’acqua è un bene dal valore inestimabile. Questo elemento naturale è una fonte di vita essenziale per l’uomo, nel quale svolge funzioni centrali. Basta pensare che l’organismo ne è composto al 60-65%.

Immaginare di vivere senza sarebbe impossibile, non soltanto perché significherebbe fare a meno di idratazione, regolazione termica, digestione e trasporto di nutrienti. Gli esseri umani hanno imparato a sfruttare l’acqua in tantissimi ambiti.

É diventata parte integrante di processi industriali e civili. Dall’agricoltura all’industria, passando per la produzione di energia. Più semplicemente infine, giunge nelle case sotto forma di acqua potabile e viene impiegata nei suoi usi domestici.

Ma l’acqua rimane sempre uguale in ogni suo contesto? Quella che tutti credono di conoscere è la tipica “acqua trasparente”. Composta da molecole con formula chimica H₂O, si presenta in questo particolare aspetto poiché non è in grado di assorbire una parte di luce sufficiente per essere vista.

Eppure nella quotidianità, l’acqua assume tre “colori” differenti. Viene distinta infatti in acqua bianca, grigia e nera. La sua differenziazione è da attribuire principalmente alla provenienza. Ogni giorno vengono prodotti in differenti contesti dei rifiuti acquosi che giungono dagli scarichi. Da dove sono originati? Questo determinerà il loro colore.

Come si distinguono le acque nere, grigie e bianche: la loro origine

Agli occhi dell’uomo l’acqua assume quasi sempre una sembianza trasparente. In effetti è quella la sua forma più comune, ma è importante considerare che, una volta sottoposta a determinati processi, questa può essere intaccata da rifiuti che finiscono nelle tubature per poi essere smaltiti.

acqua wc

Da dove proviene l’acqua nera, grigia e bianca – velaincampania.it

Si parla dunque di acque reflue, ossia di quelle acque che sono contaminate da sostanze organiche e inorganiche a seguito di attività umane di diverso tipo. L’acqua utilizzata, prima di essere reintrodotta in natura, deve essere sottoposta ad un processo di depurazione, che consente di liberarla da queste particelle.

Ciò può avvenire soltanto se adeguatamente suddivisa in base alla sua origine. Si parla di acque nere per quelle altamente contaminate da sostanze nocive (detersivi o altri composti chimici). Provengono da aziende ed edifici privati e comprendono: gli scarichi del bagno, ossia quelli del WC, di vasche, docce, bidet e lavandini. Sono inclusi in questa categoria anche quelli della cucina a condensa grassa (con presenza di olio o detersivi) e quelli industriali.

Le acque definite grigie sono quelle derivanti dalle lavorazioni legate alle cucine professionali e domestiche, ma anche alle lavanderie. Si differenziano da quelle nere perché, pur provenendo da attività domestiche quotidiane, non contengono sostanze pericolose o altamente inquinanti. Sono perciò più “pulite” rispetto alle altre.

Si parla infine di acque bianche in relazione a quelle acque provenienti direttamente dalla natura o che vengono utilizzate senza l’aggiunta di altre sostanze. Sono comprese le acque delle fontane potabili e quelle in bottiglia, quelle pluviali (la pioggia), quelle che vengono impiegate per il lavaggio delle strade e le acque usate per il raffreddamento degli impianti industriali.

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