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Ricordi di Sabina

07 aprile 2014
Ieri 6 aprile, i campi di regata della nostra zona si sono fermati per un minuto. Molti di noi, ufficiali di regata ma anche concorrenti e organizzatori hanno così potuto ricordare Sabina Mascia: eccellente udr nazionale stimato in zona e fuori ma soprattutto una amica . Con Lei, abbiamo condiviso momenti di lavoro nell’organizzazione e nella gestione di Regate veliche ma anche bei momenti di svago durante i quali Sabina portava due qualità preziose sul mare e nella vita: la forza e la serenità. Con forza e serenità , inevitabilmente trasmesse a chi le stava intorno, affetti ed amici, viveva l’attività sportiva e con forza e serenità ha affrontato la dura prova che la vita Le ha imposto. Da vero marinaio però ha messo una, due, tre mani di terzaroli e ha proseguito la navigazione, tornando al mare e alle regate ogni volta che, in questi ultimi anni, la malattia Le lasciava momenti di tregua. A mare, come nella vita, però ci sono tempeste troppo dure anche per i più forti e così sabato ha lasciato a tutti noi il ricordo dei bei momenti trascorsi insieme e l’insegnamento dei Suoi valori di donna e di velista. Sono, siamo convinti, però, che, non la calma di vento La attende ma un fresco vento di terra che spira verso il mare aperto. Per cui Sabina, a riva tutte le vele e Buon vento! M.F.T. ------------------------------------------------------------------------Velista, UdR stimata, apprezzata, benvoluta da tutti noi, che numerosi siamo intervenuti per salutarLa. Sabina Mascia ci ha lasciati. Scompare una persona ricca di entusiasmo ed iniziativa, pronta a fornire supporto ad ogni persona e ad ogni evento che mettessero, al primo posto, lo Sport. Una donna che trasmetteva una forte energia positiva, che si moltiplicava quando trovava altre persone ricche di energia. Un Ufficiale di Regata che non ha mai cessato di offrire il suo contributo, anche mentre combatteva contro la malattia. Una paziente che ha bastonato, più volte, il male feroce che ce l’ha portata via, costringendolo ad aspettare, perché c’era un compito da portare a termine, vuoi che si trattasse di far partire una regata sugli assolati scogli di Sapri e Scario, vuoi che si dovesse discutere una protesta senza che i presenti si accorgessero di quanto stava male, come 3 anni fa a Sorrento, dopo 5 ore di traffico infernale in costiera. Quando Sabina doveva fare una cosa, il male doveva farsi da parte e lasciare che portasse a termine quello che stava facendo…. Interessata alle novità e rispettosa delle regole, La rammenterò sempre come una delle persone che più hanno contribuito alla riuscita della Regata delle Torri Saracene, la manifestazione che maggiormente destava il Suo entusiasmo, fornendo supporto prezioso anche quando, da medico, non ritenevo che le condizioni fisiche glieLo consentissero. Il Suo lavoro non andrà perduto, perché ci ha trasmesso la Sua forza. E’ stata esempio per ogni velista ed ogni sportivo, e ogni anno La ricorderemo, nel contesto della RTS, con un trofeo i cui particolari sono in via di definizione. Con Lei, scompare, ma solo alla vista, un esempio di dedizione al lavoro e di amore per lo sport, ma, soprattutto, un’Amica. Mario Muscari Tomajoli