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Categoria: Varie
Regata... che passione

09 novembre 2009
 
Le regole della regata:
Una regata è disciplinata da una quantità cospicua di regole. Proviamo a fare un censimento:
il regolamento di regata, innanzitutto, un simpatico volumetto di 300 pagine;
il case book, i call books, i manuali ufficiali, le Questions&Answers dell’ISAF;
i codici ISAF sulla eleggibilità, sulla pubblicità, sulla classificazione degli atleti;
le Offshore Special Regulations dell’ISAF, che disciplinano gli standard di sicurezza a seconda della categoria della regata;
la regolamentazione ISAF sugli equipaggiamenti;
la disciplina antidoping emanata dall’ISAF, dalla WADA, dal CONI e dallo Stato;
le prescrizioni FIV al regolamento di regata;
la Normativa della FIV sul tesseramento, sull’attività sportiva, sulla vela d’altura e sugli ufficiali di regata;
le regole di ciascuna classe riconosciuta dall’ISAF o dalla FIV;
le regole di rating sui vari sistemi di compenso, ORC e IRC in prima linea, ma non solo;
le disposizioni emanate dal circolo organizzatore e dal comitato di regata per ciascuna manifestazione (cioè il bando e le istruzioni di regata);
le Norme per prevenire gli abbordi in mare;
tutte le disposizioni (codici, leggi, regolamenti, decreti, ordinanze) dello Stato che regolano la navigazione, il diporto nautico e l’attività sportiva.
E’ una materia magmatica: un intrico di norme stratificate, in continuo cambiamento, provenienti da fonti diverse, da culture giuridiche diverse, con valore vincolante differente, di contenuto talvolta contraddittorio e non sempre di elevata qualità nella formulazione. E come se non bastasse, molti documenti sono in lingua inglese, non tutti tradotti in italiano.
E’ facile intuire che i dubbi interpretativi e le difficoltà applicative non mancano. Districarsi in questa giungla è una bella sfida per un giurista, figuriamoci per un marinaio. Tuttavia le regate si vincono … e si perdono anche a causa delle regole: questa è una realtà con la quale bisogna fare i conti.
Non vi è dubbio che la formazione “giuridica” di un regatante deve crescere di pari passo con le altre abilità “nautiche” necessarie per disputare una manifestazione velica. Se un velista è e vuole rimanere un concorrente occasionale si potrà accontentare di una infarinatura superficiale; ma chi aspira a crescere, non può trascurare un proporzionale studio delle regole, che va affinato assieme alla tattica di regata, al talento marinaresco, alla tecnica delle regolazioni e della conduzione dell’imbarcazione, alla preparazione atletica, alla conoscenza della meteorologia, alle capacità progettuali e organizzative, all’attitudine al lavoro di gruppo, alla qualità dei materiali, alla quantità dei mezzi.
La Vela è uno sport veramente complesso … sarà per questo che è tanto affascinante?

Buon Vento, anzi come dice un mio caro amico, Buon DivertiVento …

Fabio Donadono
Immagini allegate all'articolo