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Categoria: Varie
LE REGOLE DELLA REGATA - n.3

15 gennaio 2010

Le istruzioni di regata.

Le istruzioni di regata sono figlie di nessuno.
Il Regolamento di regata dice che devono essere emanate dal Comitato di regata, ma accade assai raramente che il Comitato di regata materialmente le scriva. Nella migliore delle ipotesi sono elaborate dalla Federazione, o dalle associazioni di classe, talvolta da esperti interpellati all’occorrenza; ma spesso sono anonime … giacciono nel computer del circolo, e anno dopo anno sono riesumate per una regata e poi tornano a dormire.
Tuttavia, chiunque ne sia l’autore, in ogni caso la responsabilità in ordine alla correttezza formale e sostanziale delle istruzioni di regata grava sul Comitato di regata e ad esso spetta di correggerne gli eventuali errori.
Qualsiasi modifica alle istruzioni di regata deve essere fatta per iscritto, con apposito comunicato pubblicato tempestivamente all’albo ufficiale: le variazioni verbali (per esempio, comunicate a voce durante il briefing di apertura con i concorrenti) non hanno alcun valore.
La verifica delle istruzioni di regata è un compito che non dovrebbe essere trascurato, in quanto ne può dipendere il fallimento di una manifestazione … specie quando le istruzioni di regata non sono formulate in maniera chiara e corretta.
Nelle istruzioni di regata, infatti, è disciplinato in dettaglio il concreto svolgimento dell’evento. Alcune materie sono trattate solo nelle istruzioni di regata: per esempio, non possono mancare la descrizione del percorso e delle boe, della linea di partenza e di arrivo. Normalmente le istruzioni di regata contengono anche disposizioni particolari sulla organizzazione a terra ed in acqua, sui segnali che possono essere dati, sul programma e sui tempi delle prove, sui punteggi e sugli scarti, sulle penalizzazioni e sulle procedure di protesta.

E’ importante notare che le istruzioni di regata possono anche modificare le norme del Regolamento di regata, salvo alcune regole che sono intangibili (per esempio quelle sul diritto di rotta). A tal scopo è necessario e sufficiente che l’istruzione di regata dica espressamente di voler modificare una specifica regola del Regolamento e la variazione entra in vigore. Ma attenzione: se manca la esplicita specificazione che la regola del Regolamento è derogata e vi è un conflitto tra norme, deve essere applicato il Regolamento.

Insomma, per partecipare ad una regata, non basta conoscere bene il Regolamento di regata: occorre anche leggere con la dovuta attenzione il bando e le istruzioni di regata, perché vi possono essere alcune “novità”.
Tale flessibilità delle regole risponde all’esigenza di adattare la disciplina di ciascuna manifestazione alle contingenti condizioni del luogo, del momento e delle classi in regata. Ben vengano queste modifiche al Regolamento, almeno quelle che hanno una giustificazione plausibile. Ma non mancano anche problemi per il fatto che i concorrenti, di regata in regata, sono assoggettati a regole sempre diverse e senza la necessaria coerenza tra quanto si pratica da un campo di regata all’altro.
Sarebbe forse auspicabile una maggiore omogeneità nella formulazione delle istruzioni di regata, con l’elaborazione di standard uniformi predisposti per le diverse classi di imbarcazioni.

Fabio Donadono

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