“L’importante, stavolta, era arrivare dall’altra parte dell’Atlantico” dice Enrico, “dopo il disalberamento alla ARC 2015 e la rottura del timone alla ARC 2019”. Così Duffy è stata armata con un nuovo albero e un robusto timone di emergenza.  Nonostante fosse la seconda barca più piccola delle 156 iscritte, ha condotto in prima posizione nella sua divisione fino a ovest delle isole di Capo Verde. Qui ha agganciato gli alisei e ha “svoltato a destra” per navigare al lasco-poppa fino all’arrivo, con medie giornaliere di 150 miglia a velocità superiori ai 6 nodi.    

Veleggiare con un nuovo equipaggio è stata un’altra sfida, condividendo spazi vitali minimi e alternandosi in massacranti turni di guardia.  A bordo con Enrico c’erano quattro velisti tra i 30 e i 35 anni provenienti dal nord al sud Italia, Giulio Lasciandare (Biella), Jonathan Emma (Milano), Mattia Gorga (Caserta) e Davide Di Sauro (Napoli)... 

Ancora una grande impresa per la barca che probabilmente ha percorso più miglia in Italia nella sua classe, con nove Middle Sea Race, sette Palermo-Montecarlo, quattro Giraglia, tre 151 Miglia e anche una Fastnet. Per non parlare di tutte le regate della V Zona FIV. 

“Ora che siamo qui ai Caraibi, vorremmo partecipare alla RORC 600 Caribbean e alla Antigua Sailing Week, se saremo ammessi. Vedremo di tornare in Europa a giugno con l’ARC Europe da Saint Martin a Lagos passando per Bermuda” conclude l’armatore di Duffy. Ancora complimenti e buon vento per le prossime avventure.

 Sito ARC World Cruising Club: https://www.worldcruising.com/arc/event.aspx

 Risultati: https://www.worldcruising.com/content/S638384133582007911/ARC2023_ResultsCruisingClass.pdf