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Ad un mese dalla scomparsa di Enzo De Blasio

14 novembre 2023

Dal 15 ottobre perse all’altezza dell’isola di Ischia le tracce del bimotore P68 che stava pilotando per un collaudo. Chi era l’armatore di Scugnizza: le sue barche, i suoi velisti, le sue vittorie, le sue delusioni

La notizia di un mese fa ha fatto scalpore e suscitato emozioni. Vincenzo De Blasio, 74 anni, broker napoletano, ben conosciuto nella vela come armatore di barche d’altura di successo, ma anche fondatore dell’azienda Delta Air, gestore della pista di volo di Castel Volturno (Caserta) e collaudatore di velivoli, è letteralmente scomparso il 15 ottobre durante un volo di prova. Scattate subito e durate a lungo le ricerche, estese su un tratto di mare piuttosto vasto e coordinate dalla Guardia Costiera di Napoli, che conta sui comandi locali di Pozzuoli, Ischia, Baia e Castel Volturno. In azione anche un elicottero con sofisticati strumenti per la rilevazione e motovedette con ecoscandaglio, per verificare presenza di materiale sui fondali. Ma nel tratto in cui i radar hanno perso le tracce del velivolo, il fondale è di 1500 metri…

Una vicenda che ha colpito, e proprio in questi ultimi giorni a un mese dall’accaduto la famiglia di Enzo De Blasio che è considerato ufficialmente disperso, ha deciso di rompere il silenzio con un comunicato stampa, chiedendo di rispettare il loro dolore e di non diffondere “indiscrezioni che riteniamo lesive dell’onorabilità di nostro padre e della nostra famiglia, che ci colpiscono in un momento di dolore e che non sono suffragate da alcun fondamento”.

“Sono comparsi, su alcune testate, articoli che parlano di ‘messaggi inviati alla figlia’ e fantasiose ipotesi di ‘un allontanamento volontario’ nonché di un ‘cambio di vita’ e supposizioni che raccontano di ‘spiagge tropicali in Sudamerica e cocktails’”.

“Stiamo vivendo nel dolore della perdita di un padre e di un nonno, cercando di trovare anche noi delle risposte, in un’ attesa logorante. Chiedendo nuovamente rispetto per la nostra famiglia e per nostro padre, rispediamo al mittente tutte le vergognose ipotesi di allontanamento volontario, in quanto la sua ragione di vita era sua nipote Viola, senza la quale non avrebbe avuto ragione di vivere.”

 

ENZO DE BLASIO, TRA GLI ARMATORI PIU’ VINCENTI DELLA VELA NEGLI ULTIMI 10 ANNI

(Antonella Panella) A quasi un mese dalla sua scomparsa sono praticamente esaurite le speranze di ritrovare Enzo De Blasio, armatore di Scugnizza, napoletano, imprenditore, noto nell’ambiente della vela d’altura per i suoi successi in Orc, raccolti, negli ultimi 15 anni, in campo nazionale e mondiale, prima con l’NM 38 poi con l’IY11.98. Una figura ed un armatore controverso, poliedrico, allegro, a tratti eccentrico a tratti schivo, ma sempre disponibile, al timone di un team sempre di altissimo livello, con cui condividere in armonia il piacere di navigare e vincere.

Enzo, il “Cap”, come lo chiamano gli amici, i collaboratori, l’equipaggio, è pilota e collaudatore, fondatore di un campo volo con altri tre soci, collaboratore della Tecnam, leader mondiale nella costruzione di aerei ultraleggeri. Lo scorso 15 ottobre si sono perse le sue tracce a bordo di un P 68, impegnato nel test dei carrelli, un’operazione che avrebbe dovuto avere una durata di 20 minuti ed invece, a largo tra Ischia e Ventotene, non ha dato più traccia di sé.

Una continua sfida la sua vita, spinta dall’entusiasmo e curiosità, dalla passione, la voglia di approfondire, di riuscire, di vincere. Tanti progetti lo aspettavano a terra, anzi in mare; era già in cantiere la nuova barca, ancora un Italia Yacht, con cui avrebbe fatto la prossima stagione fino a Newport per il Mondiale 2024. Di Mondiali ne ha vinti due, con l’NM38, la prima Scugnizza, corollati da titoli italiani e Trofei prestigiosi. Non sono mancate le delusioni i momenti difficili di fronte ai quali non si è mai arreso anzi li ha trasformati in uno stimolo per fare meglio.

Un vero scugnizzo, come lui stesso si è sempre definito, mosso da una irrefrenabile passione per la vita, che lo ha spinto sempre verso nuove avventure in tutti i campi. Anche il volo, un grande amore. Passione che talvolta ha portato sui campi di regata: qualcuno lo ricorderà mentre in attesa del vento in giornate di bonaccia o dopo una regata, ha volato al di sopra delle imbarcazioni con il suo gommone volate!

Da un mese è disperso tra i suoi elementi, il volo, il mare, le isole a lui care. Ancora una “Deblasiata” come con affetto ha commentato commosso Umberto Coppola, team manager fin dal debutto Scugnizza.0, ma soprattutto un caro amico di Enzo: “Siamo tutti sotto shock, è una situazione incredibile, brutale. In cuor mio spero sempre che spunti da qualche parte e mi dica: “Volevo vedere come avreste reagito!” una De Blasiata… come quando l’ho trovato con Shaula, la sua barca armatoriale, sulla linea di partenza del Campionato Invernale di Napoli, nel 2004, di cui aveva scoperto l’esistenza solo due giorni prima!”

Un invernale galeotto quello a cui fa riferimento Coppola, è proprio in quell’occasione che De Blasio ha un colpo di fulmine per la vela quando si esprime in Regata, soprattutto per la grande emozione della partenza.

Ritrova nella preparazione della imbarcazione, nella ricerca di quel centesimo di velocità in più, modificando, studiando, provando, lo stimolo e la sfida che lo alimentano in ogni campo. Nel 2011 arriva Scugnizza. Non a caso la scelta di un progetto di Maurizio Cossutti: in quegli anni l’Ottavo Peccato disegnata dall’architetto udinese aveva vinto tutto, Enzo come sempre aveva studiato i suoi avversari e voleva battere il più forte: Low Noise.

Dopo un anno di rodaggio del team, messa a punto della barca, tante regate, già armatore dell’anno 2011, nel 2012 Scugnizza è sul tetto del mondo. Ad Helsinky vince il Mondiale ORC nella Categoria B. un Mondiale tutto Italiano, nella categoria A si impose Enfant Terrible di Alberto Rossi. Un’impresa incredibile, tra avversari forti, abituati al mare ed alle temperature del posto. Scugnizza, unica barca italiana tra i più piccoli, vince il suo mondiale battendo la gemella estone, Sugar.

VIDEO: LA STRAPOGGIA (COL SORRISO) AL MONDIALE DI HELSINKI

“Ancora più incredibile è che siamo riusciti a riportare in tempo la barca a Riva di Traiano e vincere il titolo Italiano battendo l’avversario di sempre, Low Noise. Quella sì, fu una doppietta che ci raccontiamo spesso rigustandone il piacere. Vincere contro di loro per noi era importante, soprattutto perché al mondiale avevamo avuto anche un pizzico di fortuna, che non guasta mai. Quella vittoria ci ha ripagato e tolto ogni dubbio.” racconta ancora Umberto. Sicuramente quello fu un momento importante, per la storia dell’armatore e di un team che nel corso degli anni ha continuato a vincere ed ha visto passare a bordo, fino ad oggi, nomi prestigiosi della vela internazionale, tutti atleti di altissimo profilo.

 

Nel 2013 bissa il mondiale e vince a Marina di Ravenna,  raccoglie premi al TAN, al Gavitello d’Argento, alla Regata dei Tre Golfi, partecipa ad eventi in tutto il mediterraneo la Targa Florio, fino al 2016 anno del Campionato Europeo di Porto Carras in Grecia che segna un altro momento importante della sua carriera velica: La vittoria del titolo in acqua e la delusione di perderla per la squalifica a quattro mesi di distanza dal Campionato, per una irregolarità di stazza che non fu mai accertata del tutto, tanto che la FIV non procedette con alcun provvedimento verso l’armatore.

“Fu una grossa delusione, soprattutto da parte di chi era stato tanto tempo con noi e dagli ambienti vicini che presero le distanze.” Nemo Profeta in Patria.” Quell’anno fu difficile formare un nuovo equipaggio.” ricorda il team Manager.

 

A seguito di quella squalifica scatta nel Cap la voglia di zittire i roumors, e di farlo a modo suo: dimostrandolo sui campi di regata. Messo a riposo l’NM38 nel campo volo da cui è decollato l’ultima volta che l’hanno visto, arriva nel 2019 agli ormeggi del Circolo Canottieri Napoli, accanto alla sua Shaula, la nuova Scugnizza, un Italia Yacht 11.98 con cui riscatta nel 2021 il titolo Europeo, perso nel 2016, vincendo nelle acque di casa a Capri, riaffermando la sua esperienza e quella del suo equipaggio, di cui ha fatto sempre parte anche la figlia Giada.

Sono seguiti ancora due titoli italiani, due Coppe Italia, chiudendo le ultime due stagioni con la vittoria de la Copa del Rey. Ancora una impresa per il team del Cap, che ha il merito di essere l’unica barca italiana ad aver vinto per due anni consecutivi la Coppa del Re.

 

I VELISTI DI DE BLASIO SU SCUGNIZZA – Tattici: Paolo Cian, Roberto Cosentino, Nando Colaninno, Paolo Scutellaro, Pietro D’alì, Hugo Rocha, Luis D’oreste, Diogo Cayolla, Enrico fonda, Stefano Cherin, Paolo Semeraro, Daniele de Tullio, Branco Brcin, Filippo Baldassarri, Marco Augelli

Pozzetto navigatori: Andrea Visentini, Andrea Caracci, Ugo grande, Giuseppe Montella, Nevio Sabadin, Carlo Alberto Malagoli, Sandro Alberti, Stefano Pelizza, Luca Lanzillo, Luca Camilli, Diego Pappalardo

Pozzetto: Alberto Gruppo, Gaetano figlia di Granara, Andrea Ballico, Andrea Bussani, Davide Di Maglio, Filippo La Mantia, Francesco Ivaldi, Francesco Coari, Lorenzo De Felice, Federico Colaninno, Andrea Casale, Andrea Trani, Pietro Corbucci, Mario Noto, Giuseppe Leonardi, Ezio Giugno, Mario Prodigo, Antonio Dell’omo Beneduce, Michele de Giovanni, Angelo Soraci, Ignazio Buonanno, Simone Scontrino, Filippo D’Arrigo, Claudio Arborea, Nikolaus Matteo Mascoli, Tommaso Maria Maglione, Fabio Montefusco, Pierluigi Fornelli, Alessandro Siviero, Gian Grasso, Federica Sulis, Antonella Panella, Flora Nappi, Loretta Salvatore, Valentina Spagna, Giovanni Di Meglio, Rosa Palumbo, Giorgia Ittieri, Leonardo Chiaruggi, Lars Borgstrom, Emanuele Liuzzi, Enzo Laezza, Andrea Carratù, Giovanni Buono, Francesco Izzo, Bruno Stanzione, Luigi Castria, Albatros Turco, Rosario Vannucchi, Antar Vigna, Alberto Rossi, Marco Maldari, Federico Romano, Mattia Bozza, Gianluigi Gravina, Francesco Russo, Marco Gallo, Luca Pierdomenico, Alessandro Santangelo, Roberto Strappati, Carlo Barbieri, Angelica Monti, Riccardo De Felice, Daniele Augusti, Filippo Burchi, Giovanni De Martino, Michele Mennutti, Francesco Murillo, Pablo Torrado, Fabio De Simone, Giuliano Cuomo, Omer Brand, Simone Stolfo, Ciro Di Piazza, Andrea Marotta, Gianpaolo Galloro, Francesco Leone, Ciro Donnarumma, Vincenzo Morgera (Jonatan onlus), Giacomo Mele, Pavel Nesvadba, Guglielmo Peruzzi, Luca Pierdomenico, Diego Tisci.
Articolo di Antonella Panella fonte saily.it