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Riscaldamento quasi gratis, ora è possibile: novità ENEA dà sollievo alle nostre tasche

Riscaldamento quasi gratis, ora è possibileL'agenzia ENEA sta per innovare il mercato - velaincampania.it

Le fonti rinnovabili ci circondano ogni giorno, pronte a essere trasformate in energia pulita, stabile e duratura per il nostro domani. Il sole, il vento e il calore terrestre offrono opportunità energetiche immense, accessibili e sostenibili per industrie, città e abitazioni moderne.

Sfruttare queste risorse significa investire in un sistema più equo, sicuro e rispettoso dell’ambiente che ci ospita e ci sostiene. Puntate alle energie rinnovabili vuol dire puntare al futuro, sperare in un mondo più sano e sostenibile per tutti, per un’economia più green.

L’innovazione tecnologica green di ENEA

In questo scenario, ENEA ha avviato lo sviluppo di un sistema compatto per accumulare calore da fonti termiche ed elettriche a basso costo. L’obiettivo è impiegarlo nella produzione di elettricità e in ambiti industriali, sfruttando materiali economici e facilmente reperibili.

Un accumulatore elettrico che cambierà il mercato dell’energia pulita – velaincampania.it

Il prototipo esiste già e i primi test, pubblicati sulla rivista scientifica Energies, hanno mostrato risultati promettenti e replicabili con grande precisione. Il dispositivo potrebbe accumulare energia elettrica in eccesso dalle rinnovabili e fornire calore tra i 150 e i 300 gradi centigradi.

Inoltre, questa soluzione si presta anche al riscaldamento domestico e al teleriscaldamento, rendendola utile per abitazioni civili e contesti urbani. Il cuore del sistema è un blocco di calcestruzzo arricchito con fibre metalliche e polimeriche provenienti da scarti industriali riciclati.

Al centro del blocco si trova un tubo d’acciaio che, attraversato da corrente elettrica, si scalda rapidamente e in modo controllato. Secondo Raffaele Liberatore, uno dei responsabili del progetto, realizzare versioni più grandi del prototipo non sarà affatto un problema.

In particolare, il sistema è ibrido e può essere alimentato sia da energia elettrica, come quella prodotta in eccesso da eolico e fotovoltaico. Il calore può derivare da tecnologie energetiche rinnovabili oppure essere recuperato direttamente dai processi industriali già esistenti.

Il dispositivo è in grado di stoccare energia termica fino a una temperatura compresa tra i 350 e i 400 gradi centigradi. Un confronto sperimentale ha dimostrato che il riscaldamento elettrico è più rapido rispetto a quello termico nella configurazione attuale.

Le prove cicliche di carica e scarica hanno confermato la perfetta replicabilità del processo, garantendo stabilità e affidabilità nel tempo. La sfida più grande finora è stata individuare i materiali giusti per arricchire il calcestruzzo senza compromettere costi e sostenibilità.

I materiali scelti dovevano essere economici, non tossici e facilmente reperibili, per rendere il sistema accessibile su larga scala. Ora il prossimo passo sarà costruire accumulatori in dimensioni reali, adatte all’impiego sul campo e pronte per test operativi concreti.

Se i risultati verranno confermati, questa tecnologia potrebbe rappresentare una svolta per l’efficienza energetica e la gestione del calore. Un piccolo blocco di calcestruzzo potrebbe diventare il protagonista silenzioso della transizione energetica che tutti stiamo aspettando.

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