L’Agenzia delle Entrate rafforza i controlli sulle spese sanitarie e veterinarie dei contribuenti grazie all’accesso diretto ai dati.
L’Agenzia delle Entrate rafforza i controlli sulle spese sanitarie e veterinarie dei contribuenti grazie all’accesso diretto ai dati contenuti nel sistema Tessera sanitaria. Questa novità, introdotta dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) del 29 ottobre 2025, segna un importante passo avanti nelle procedure di verifica delle dichiarazioni fiscali, in particolare per quelle presentate tramite il modello 730 o il modello Redditi.
Accesso diretto ai dati della Tessera sanitaria per il controllo fiscale
Il provvedimento normativo ha aggiunto il nuovo comma 4-bis all’articolo 4 del decreto del 19 ottobre 2020, stabilendo che gli operatori sanitari debbano trasmettere puntualmente al sistema Tessera sanitaria i dati relativi alle spese sostenute dai cittadini. In questo contesto, l’Agenzia delle Entrate potrà consultare direttamente le singole spese sanitarie e veterinarie per i contribuenti e i loro familiari fiscalmente a carico, nell’ambito dei controlli formali sulle dichiarazioni dei redditi selezionate centralmente, secondo quanto previsto dall’articolo 36-ter del Dpr 600/73.

Come si muove il Fisco (www.velaincampania.it)
Questa possibilità di consultazione dettagliata riguarda esclusivamente le dichiarazioni individuate per un controllo specifico dall’ufficio competente. Il funzionario incaricato avrà così accesso a ogni documento di spesa, potendo leggere dettagli quali la tipologia di prestazione, la data, l’importo e il soggetto erogatore. Tuttavia, restano esclusi i dati per i quali il contribuente abbia esercitato il diritto di opposizione, garantendo così un minimo di tutela della privacy.
L’introduzione di questo nuovo strumento di controllo rende più efficace l’utilizzo del prospetto delle spese scaricato dal sistema Tessera sanitaria come prova del sostenimento delle spese sanitarie, ai fini della deduzione o detrazione fiscale. In passato, come confermato dalla risposta a una FAQ del 17 luglio 2025 dell’Agenzia delle Entrate, tale prospetto autocertificato rappresentava una semplificazione importante per i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) e per i professionisti, che potevano apporre il visto di conformità senza dover verificare manualmente ogni singolo documento cartaceo.
Tuttavia, durante i controlli, le sole risultanze del sistema Ts potevano non bastare, anche perché alcune spese regolarmente trasmesse venivano scartate dal software della dichiarazione precompilata. Grazie alla nuova modalità, i funzionari potranno verificare direttamente online ogni dettaglio di fattura o scontrino elettronico, confermando così la legittimità delle detrazioni senza richiedere al contribuente la produzione di documentazione cartacea.
Nonostante il rafforzamento dei controlli digitali, resta imprescindibile per il contribuente conservare le fatture e gli scontrini relativi alle spese per le quali è stata manifestata opposizione alla trasmissione dei dati, poiché questi non saranno disponibili al Fisco attraverso la Tessera sanitaria. Inoltre, occorre mantenere la documentazione delle spese non trasmesse al sistema Ts, come quelle sostenute all’estero, gli acquisti online o le spese effettuate presso supermercati, che ancora sfuggono alla piena tracciabilità elettronica.

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