La pratica di richiedere un garante è tipica degli istituti di credito che vogliono difendere i propri interessi, cosa si rischia realmente?
Diventare garante di un prestito significa assumersi l’obbligo di pagare al posto del debitore, nel caso in cui quest’ultimo non riesca a farlo. La garanzia è personale e solidale, quindi la banca può rivolgersi direttamente al garante senza dover prima agire contro il debitore principale.
Quando si accetta un ruolo di responsabilità, è fondamentale conoscere i limiti e le implicazioni legali che ne derivano, anche se non si è direttamente coinvolti. Ogni scelta che coinvolge il denaro altrui richiede consapevolezza, perché le conseguenze possono riflettersi nel tempo e influenzare la propria stabilità economica.
Cosa rischi se fai da garante?
Il garante non ha di per sé diritto di rifiutare il pagamento, né può chiedere alla banca di tentare prima il recupero dal debitore originario. Questa responsabilità può durare per tutta la durata del prestito, anche se il garante non ha beneficiato in alcun modo della somma concessa.

Bisogna prestare attenzione agli accordi presti – linkedincaffe.it
La firma come garante viene registrata nel contratto, e può influire negativamente sulla capacità di ottenere altri finanziamenti personali. Le banche valutano il rischio complessivo e la presenza di una garanzia in corso può ridurre il merito creditizio del garante.
In caso di mancato pagamento, il garante può subire azioni legali, pignoramenti e segnalazioni nelle centrali rischi, con danni alla reputazione finanziaria. Anche il patrimonio personale può essere coinvolto, se il debito non viene saldato e si procede con l’esecuzione forzata.
Esistono garanzie limitate, in cui il garante risponde solo per una parte del debito, ma devono essere esplicitamente previste nel contratto. La clausola di limitazione deve essere chiara e accettata dalla banca, altrimenti si applica la responsabilità piena e solidale.
Il garante può essere liberato solo con il consenso dell’istituto di credito, oppure se il debito viene estinto o rinegoziato dal creditore originale. La semplice volontà del garante di ritirarsi non ha effetto, e la responsabilità resta fino alla conclusione del contratto.
In caso di morte del garante, l’obbligo può anche ricadere sugli eredi, che subentrano cos’ nei diritti e nei doveri patrimoniali legati al debito. Per evitare questo rischio, è possibile stipulare polizze assicurative o accordi che escludano la trasmissibilità dell’impegno ad eventuali eredi.
Prima di accettare, è consigliabile valutare attentamente la situazione economica del debitore e la propria capacità di far fronte a eventuali imprevisti. Un consulente finanziario può aiutare a comprendere le implicazioni e a negoziare clausole più favorevoli nel contratto di garanzia.
Essere garante è un gesto di fiducia, ma anche un impegno che può avere conseguenze rilevanti, soprattutto in caso di difficoltà del debitore. Conoscere le regole e i rischi è fondamentale per decidere con lucidità e tutelare il proprio equilibrio finanziario nel lungo periodo.

Fare da garante ha diversi rischi nascosti - linkedincaffe.it






