Durante “È sempre mezzogiorno” Antonella Clerici riflette su rischi dei social per i giovani e lancia un appello contro la violenza di genere dopo il caso Pamela Genini.
Nel corso della puntata odierna di È sempre mezzogiorno su Rai 1, la nota conduttrice Antonella Clerici ha espresso con profonda preoccupazione alcuni aspetti delicati legati alla società contemporanea, affrontando temi che riguardano sia la sua sfera privata che questioni di grande attualità sociale. La presentatrice, da sempre molto apprezzata per il suo stile diretto e il rapporto sincero con il pubblico, ha toccato con forza il tema dell’uso dei social network da parte degli adolescenti e della crescente emergenza del femminicidio in Italia.
Social network e preoccupazioni familiari
Antonella Clerici, che dal 2023 conduce con successo il programma culinario È sempre mezzogiorno, ha voluto innanzitutto riflettere sull’impatto dei social media sui giovani. La conduttrice ha citato come esempio la recente normativa adottata in Danimarca, dove è stato deciso il divieto di accesso ai social per i minori di 15 anni, misura adottata per tutelare la salute mentale e favorire una migliore socializzazione tra i più giovani. «I social hanno fatto sì che i ragazzi facciano fatica a socializzare, a concentrarsi, soffrono sempre più di disturbi del sonno e si parla sempre di più di salute mentale», ha dichiarato Antonella, aggiungendo che forse è necessario porre un limite all’uso di queste piattaforme.
In un passaggio molto personale, la conduttrice ha svelato un retroscena riguardante sua figlia: «Mia figlia ha un profilo ufficiale sui social che io controllo, però ne ha fatto un altro che vado a vedere, ma non posso controllarla come con l’altro… Attenzione!», ha ammesso evidenziando la difficoltà di monitorare completamente la vita digitale dei figli adolescenti.

Fonte: YouTube – Antonella Clerici preoccupata – Velaincampania.it
Recentemente, la stessa Antonella ha raccontato di affrontare anche un problema di salute che le crea qualche difficoltà nel parlare: un disturbo al diaframma che le provoca affaticamento respiratorio e abbassamenti di voce, ma che non ha intaccato il suo impegno professionale né la sua determinazione nel mantenere il contatto con il pubblico.
Passando a un tema di estrema gravità, Antonella Clerici ha espresso il suo dolore e la sua inquietudine per le continue tragedie legate al femminicidio. La conduttrice ha fatto riferimento all’ultimo caso drammatico avvenuto a Milano, quello di Pamela Genini, giovane donna di 29 anni brutalmente uccisa dall’ex compagno. «Questi casi di femminicidio, l’ultimo dei quali della ragazza che non aveva compiuto neppure 30 anni, dimostrano che ormai non c’è più una regola a tutti i livelli culturali, sociali e di età. La violenza sta diventando una cosa normalizzata, e questo è veramente pericoloso», ha sottolineato con forza.
Antonella ha poi condiviso il suo timore per la diffusione di una cultura della violenza, che considera una minaccia per il rispetto della vita e della dignità umana: «È una cultura che a me spaventa molto… Una cultura della violenza, della vita che non conta più niente».
Rivolgendosi agli spettatori di Rai 1, la conduttrice ha lanciato un appello a riflettere profondamente su questa piaga sociale, ricordando l’importanza di denunciare i casi di violenza e di non lasciare sole le vittime: «Bisogna denunciare, ma poi non si può rimanere soli perché il braccialetto elettronico non funziona. C’è qualcosa che non va. È tutto un insieme. Tante cose bisogna metterle a posto. Un passo alla volta».