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Zucca al supermercato, se la trovi così non dovresti comprarla: corri un grosso rischio

zucca supermercato come non comprarloCome non comprare le zucche (www.velaincampania.it)

Cresce la sensibilità verso la sostenibilità ambientale e la salute personale, è fondamentale informarsi sulle caratteristiche dei prodotti.

Nel panorama sempre più dinamico della distribuzione alimentare, la vendita di frutta e verdura già tagliate e confezionate ha conquistato ampio spazio nei supermercati italiani, proponendosi come soluzione rapida e comoda per i consumatori con poco tempo a disposizione. Tuttavia, scegliere frutta e verdura intere riserva ancora numerosi vantaggi, sia dal punto di vista economico che nutrizionale e ambientale, come confermano le ultime analisi sul tema.

La quarta gamma e le caratteristiche dei prodotti ortofrutticoli

Nel settore dell’ortofrutta, i prodotti vengono classificati in base al loro grado di lavorazione: la quarta gamma comprende proprio quegli alimenti freschi, lavati, tagliati e confezionati in atmosfera protettiva, pronti per il consumo crudo o cotto. Questi prodotti, pur garantendo sicurezza e praticità, presentano una shelf life limitata (generalmente 5-7 giorni) e richiedono una conservazione rigorosa in frigorifero fra 0°C e 4°C.

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Zucca al supermercato, come bisogna comprarla (www.velaincampania.it)

La comodità offerta da queste confezioni è indiscussa, ma è importante valutare che il costo al chilo è da due a quattro volte superiore rispetto alla stessa frutta e verdura venduta sfusa e intera. Tale differenza deriva dall’aggiunta di costi legati alla manodopera, ai processi tecnologici di lavorazione, al confezionamento e alla gestione della catena del freddo durante trasporto e stoccaggio.

  • Acquistare ortaggi e frutta interi consente un notevole risparmio economico. I prodotti già tagliati, infatti, comportano spese accessorie che si riflettono nel prezzo finale, incidendo sul bilancio familiare soprattutto se si tratta di un acquisto abituale.
  • Gli alimenti interi mantengono freschezza e proprietà organolettiche più a lungo rispetto a quelli preconfezionati. Alcuni ortaggi come broccoli, cavolfiori, carote e zucca possono conservarsi anche diverse settimane se adeguatamente refrigerati, mentre la frutta intera presenta una durata maggiore rispetto a quella già porzionata, che deve essere consumata entro 24-48 ore per evitare il rapido deterioramento.
  • La frutta e la verdura tagliate sono maggiormente soggette all’ossidazione, processo che ne deteriora rapidamente sapore, consistenza e contenuto nutritivo, in particolare la vitamina C e gli antiossidanti. Acquistando prodotti interi, è possibile dosare con precisione la quantità da utilizzare, limitando gli sprechi.
  • Sebbene i prodotti della quarta gamma siano sottoposti a rigorosi controlli igienico-sanitari e lavorati in ambienti controllati, la loro vulnerabilità alle contaminazioni aumenta se non si mantiene scrupolosamente la catena del freddo. Inoltre, alcune confezioni prevedono un secondo lavaggio che può vanificare la promessa di risparmio di tempo.
  • Le confezioni di frutta e verdura già tagliate sono quasi sempre realizzate con materiali plastici, come vaschette di polistirolo e pellicole trasparenti, non sempre riciclabili. La crescente attenzione verso la sostenibilità spinge i consumatori a preferire prodotti sfusi, così da limitare l’uso di imballaggi monouso e ridurre l’inquinamento.
  • Acquistando ortaggi interi è possibile recuperare gambi, bucce e foglie esterne, parti spesso scartate ma ricche di sapore e nutrienti, ideali per preparazioni come brodi, vellutate e soffritti. I prodotti confezionati eliminano a monte queste parti, riducendo le possibilità di riutilizzo e alzando il costo effettivo al chilo.

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