Sembra un deserto ma si trova in Italia: uno dei paesaggi più suggestivi nei silenzi d’autunno, è davvero un luogo magico.
Nel cuore del Piemonte, tra le città di Biella e Ivrea, si cela un territorio che in autunno si trasforma in un paesaggio quasi alieno, dove natura, storia e leggenda si intrecciano in un’atmosfera unica. La Riserva Naturale della Bessa, situata sulla morena della Serra, si presenta come un vasto susseguirsi di pietre e colline di ciottoli levigati, testimoni silenziosi dell’epoca glaciale del Balteo. A pochi chilometri di distanza, la Baraggia del Piano Rosa amplifica questo senso di isolamento e mistero, con le sue distese di sabbia e sassi plasmati dal vento e dall’acqua, che creano un paesaggio desertico raro in Europa.
Un paesaggio autentico e primordiale in autunno
Con l’arrivo della stagione autunnale, la Riserva della Bessa e l’adiacente Baraggia del Piano Rosa offrono uno spettacolo naturale straordinario, fatto di contrasti cromatici e suggestioni che sembrano trasportare il visitatore in un altro mondo. I boschi che circondano la riserva si vestono di calde tonalità dorate e rosse, mentre le pietraie grigie riflettono la luce radente del pomeriggio, creando riflessi dorati che ricordano le atmosfere quasi lunari di certi deserti lontani.
Gli itinerari della Bessa sono percorribili sia a piedi che in mountain bike, e raccontano una storia millenaria che va dall’epoca glaciale, con i depositi morenici, fino all’epoca romana, quando la zona fu attiva per l’estrazione dell’oro. I boschi di betulle, roverelle e castagni trasformano il paesaggio in un tappeto ovattato di foglie, che rende ogni passeggiata un’esperienza immersiva tra natura e storia.

Il paesaggio che sembra un deserto tra Biella e Ivrea – velaincampania.it
Il punto di partenza ideale per esplorare questi sentieri è il piccolo centro visite di Vermogno di Zubiena, dove si trova anche un’area archeologica. Da qui si possono salire le dune di pietra e attraversare radure punteggiate da massi erratici, resti silenziosi delle antiche miniere aurifere ormai inglobate dalla vegetazione spontanea.
La Riserva Naturale della Bessa è un luogo di grande autenticità e silenzio, privo di strutture turistiche invasive. Qui, la natura riprende possesso degli spazi, invitando a rallentare e ad ascoltare il rumore dei propri passi. L’autunno, con le sue giornate limpide e la luce bassa, è il momento perfetto per visitare questa oasi naturale che coniuga il fascino del paesaggio con un’aura quasi mistica.
Contesto storico e geografico di Biella e Ivrea
La Riserva Naturale della Bessa si trova in una zona ricca di storia e cultura, tra le province di Biella e Ivrea. Biella, città di circa 43.000 abitanti, è nota per la sua antica tradizione tessile e per il suo territorio che si estende ai piedi delle Alpi Biellesi. Nel 2019 è stata riconosciuta città creativa UNESCO per le arti popolari e l’artigianato. Il clima tipico prealpino con inverni freddi e estati calde rende l’autunno una stagione ideale per visitare le sue riserve naturali.
Ivrea, con poco più di 22.000 abitanti, è capoluogo del Canavese e conta su un ricco patrimonio storico che risale all’epoca romana, quando era conosciuta come Augusta Eporedia. La città è stata inserita nel patrimonio mondiale UNESCO ed è stata Capitale italiana del libro per il 2022. Grazie alla sua posizione strategica, Ivrea è il punto di accesso alla Serra morenica e alle numerose riserve naturali circostanti.
La zona tra Biella e Ivrea, con la sua combinazione di paesaggi naturali unici, storia millenaria e leggende popolari, rappresenta oggi una meta ideale per chi cerca un’esperienza autentica e lontana dai circuiti turistici più battuti, soprattutto durante i mesi autunnali, quando la natura si trasforma in un caleidoscopio di colori e suggestioni.

Paesaggi suggestivi in Italia che sembrano un deserto - velaincampania.it








