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Redazione Vela in Campania -
FIV, Circoli e Comuni per il progetto Città della Vela

06 gennaio 2024
 L’attrattività  del campo di regata di Napoli ha spinto la V ZONA FIV ad avviare un percorso progettuale per valorizzare il territorio e per individuare ogni anno le città della vela campana ovvero quelle realtà territoriali che ospitano eventi del calendario agonistico FIV nazionale o internazionale.
Un riconoscimento da attuare con un vero e proprio brand di “Città della Vela e del Mare”.
Un legame da creare e valorizzare, in cui Federazione,Circolo, organizzatore dell’evento e Città ospitante  si uniscono per far si che l’evento sportivo diventi uno strumento di promozione del territorio, una vera e propria cartolina della città.
Un obiettivo ambizioso presentato dal Presidente V ZONA FIV Francesco Lo Schiavo  giovedì 4 gennaio nei saloni del Circolo Savoia, nell’ambito del Trofeo Campobasso.
All’incontro, coordinato da Enrico Deuringer Consigliere V ZONA hanno partecipato , l’assessore comunale allo Sport Emanuela Ferrante, il Presidente della Federazione Italiana Vela Francesco Ettorre, il Segretario della Classe Italiana Optimist Walter Cavallucci, il Presidente V ZONA Francesco Lo Schiavo   e i presidenti dei circoli velici cittadini Roberto Mottola di Amato del CRVI, Fabrizio Cattaneo della Volta del RYCCS, Giancarlo Bracale del CCN, il Vice Presidente del CNV Francesco Mileto,il Commissario della LNI di Napoli Michele Sorrenti, il Consigliere del CNP Marilisa Varrone ed il Direttore di Mascalzone Latino Antonietta De Falco ,  presenti anche Gianluigi Ascione Presidente del CNTG e Pasquale Orofino del CNPI.
Presenti anche il Consigliere Federale Fabio Colella ed i Consiglieri di Zona Enrico Deuringer, Enrico Milano , Maurizio Iovino e Roberto Miraglia.
Il percorso di questo progetto  parte da Napoli , città da sempre considerata da sempre capitale velica : un’occasione per rafforzare la grande tradizione velica di una città che negli anni, con i suoi Circoli Velici  ha ospitato i più importanti eventi velici nazionali ed internazionali della Federazione Italiana Vela.
Con Napoli la V Zona della Federazione Italiana Vela (FIV) intende assegnare il marchio di "Città della Vela e del Mare" alle amministrazioni comunali che, nel rendersi disponibili ad accogliere eventi velici di carattere nazionale internazionale, seguano una serie di criteri e azioni concrete per contribuire alla diffusione e sensibilizzazione della cultura del mare, e supportando le attività sportive dei Circoli Velici nei Comuni di riferimento.
Il brand sarà presentato in occasione del 50° Nautic Sud nel prossimo mese di febbraio: città candidate per il 2024 saranno certamente  Napoli, Sorrento, Torre del Greco, Agropoli e Sapri.
Per Francesco Ettorre, presidente FIV: “La forza del mondo sportivo sono le associazioni: senza, nessuno sport può andare avanti, non solo la vela. È un grido d’allarme per il mondo della scuola, quello che vediamo è che il tessuto sociale dello sport italiano è fatto dalle associazioni sportive. Napoli ha una concentrazione di circoli centenari unica, un campo di regata incredibile: componenti che danno valore aggiunto. Dico sempre che Napoli vista dal mare è ancora più bella che da terra, è un tesoro da esaltare e valorizzare. Il secondo aspetto riguarda la vela, uno sport che viene visto troppo spesso come competizione sportiva e null’altro. Invece c’è amicizia, attenzione verso il mondo della disabilità. È un bene da salvaguardare e supportare perché sport vuol dire attività sociale”.
Emanuela Ferrante: “Lo sport è stato trascurato negli ultimi decenni, non si è investito abbastanza e oggi ci troviamo ragazzi interessati a ciò che passa in tv. L’obiettivo oggi diventa portare proprio i ragazzi al centro del mondo sportivo. A Napoli è una forma di educazione ancor più efficace della scuola: coinvolge, emoziona, riesce a raggiungere i ragazzi e farli divertire. Ben vengano tutte le attività sociali all’interno dei circoli. Ci avviamo al 2026 con l’idea di aprire lo sport alla cittadinanza, vogliamo tanti eventi per tutti: è una candidatura vinta ma bisogna utilizzare il patrimonio anche di mare perché lasci un segno tangibile”.
Francesco Lo Schiavo: “Progetto di valorizzazione delle manifestazioni veliche nel golfo di Napoli. Un patrimonio che va dai 69 anni della Regata dei Tre Golfi al trentennale del Trofeo Campobasso. Con un solo obiettivo: quello di fare sinergia, gioco di squadra anche con le istituzioni per diventare sempre più forti nello scenario internazionale. Ci sono tutti i presupposti per un’ulteriore crescita, la volontà dell’amministrazione comunale e l’unità tra circoli, il rapporto di valore con la Federazione. Vogliamo essere pronti, come costa campana, ad accogliere iniziative nazionali e costruire candidature per portare nella regione grandi eventi mondiali”.
Fabrizio Cattaneo della Volta, presidente Circolo Savoia: “I prossimi anni fondamentali per provare a fare di Napoli la capitale dello sport e non solo della vela. Abbiamo davanti ai nostri circoli lo storico “stadio del vento”, sul quale insistono in un miglio cinque grandi club: serve essere uniti anche per resistere in un ambito sempre più competitivo come quello degli eventi sportivi”.
Roberto Mottola di Amato, presidente Circolo Italia: “Proviamo a imitare il modello Torino, che ha saputo andare oltre i Giochi Olimpici. La promozione del territorio passa per eventi sportivi e culturali, gli atleti sono diventati grandissimi testimonial: ma per lasciare una traccia, serve il coinvolgimento di tutta la città. Mi piace sottolineare anche il ruolo dei circoli nautici, senza il nostro lavoro la vela cittadina non esisterebbe”.
Giancarlo Bracale, presidente Circolo Canottieri: “E’ importante coinvolgere e stimolare anche i media. I nostri sforzi sono enormi, negli anni abbiamo portato alla città ori olimpici e mondiali. Ma il ruolo dei circoli è anche sociale perché serve a togliere tanti ragazzi dalla strada”.
Marilisa Varrone, consigliere alla vela del Circolo Posillipo: “Per emergere c’è bisogno di una forte collaborazione tra tutti gli enti pubblici e privati che intervengono nel settore. I circoli formano prima atleti e poi uomini e donne della società, è un lavoro duro ma ricco di soddisfazioni”.
Michele Sorrenti, commissario della Lega Navale di Napoli: “I circoli ce la mettono tutta per tenere alta l’attenzione verso la vela, ma è innegabile un calo di interesse. Un problema probabilmente di natura economica, i costi sono proibitivi per le grandi barche ma anche per i settori giovanili che si stanno svuotando. Bisogna trovare un sistema valido per fare promozione: lavorare nelle scuole e con associazioni del territorio”.
Francesco Mileto, vicepresidente Club Nautico della Vela: “Grande sforzo dei circoli per sopravvivere e fare regate”. 
Antonietta De Falco, Direttore della Scuola Vela Mascalzone Latino: “In campo da 13 anni, numerosi giovani avviati alla vela. L’obiettivo è guardare sempre al lungo termine”.