Dal prossimo anno, l’Assegno di inclusione subirà una trasformazione significativa che eliminerà la tradizionale sospensione mensile.
Dal prossimo anno, l’Assegno di inclusione subirà una trasformazione significativa che eliminerà la tradizionale sospensione mensile tra un ciclo di erogazione e l’altro. Questa novità, introdotta nella legge di Bilancio 2026, rappresenta un passo importante verso la stabilità economica per le famiglie più fragili, consentendo un accesso più fluido e continuo al sostegno economico previsto.
Le novità nell’erogazione dell’Assegno di inclusione
L’Assegno di inclusione è una misura di sostegno economico rivolta a nuclei familiari in condizioni di difficoltà, introdotta con il decreto-legge n. 48/2023. Attualmente, chi ne beneficia può ricevere il sussidio per un massimo di 18 mesi consecutivi, dopodiché è previsto un periodo obbligatorio di sospensione di un mese prima di poter richiedere il rinnovo per ulteriori 12 mesi. Tale pausa, seppur breve, ha spesso rappresentato un momento critico per le famiglie, interrompendo temporaneamente il flusso di risorse fondamentali per il loro sostentamento.

Le novità da considerare per il 2026 (www.velaincampania.it)
A partire dal 2026, questa regola sarà abolita: non sarà più necessario attendere il mese di sospensione tra un ciclo di erogazione e l’altro. Presentando la domanda di rinnovo, il pagamento dell’assegno riprenderà immediatamente, senza interruzioni. Questo cambiamento garantirà una continuità essenziale per le famiglie in difficoltà, riducendo l’instabilità economica e semplificando le procedure burocratiche.
Attualmente, l’Assegno di inclusione è rivolto a famiglie con almeno un minore, una persona con disabilità, un over 60 o soggetti con carichi di cura, che si trovano in condizioni di povertà o fragilità. L’erogazione dura fino a 18 mesi consecutivi e, per il rinnovo, è necessario rispettare il mese di sospensione e aggiornare i dati relativi ai requisiti economici e sociali, oltre a partecipare a percorsi di inclusione sociale o lavorativa.
Con la nuova disciplina, basterà presentare la domanda di rinnovo e, se il nucleo familiare mantiene i requisiti, l’assegno verrà rinnovato senza soluzione di continuità. Questo passaggio rende il processo più snello e meno gravoso per gli utenti, eliminando l’obbligo di sospendere temporaneamente il beneficio.
Sul piano pratico, l’abolizione del mese di sospensione rappresenta un vantaggio economico stimato in circa 670 euro in più per beneficiario rispetto al sistema precedente. Inoltre, lo Stato ha stanziato risorse aggiuntive per l’Assegno di inclusione, con un incremento di 380 milioni di euro per il 2026 e ulteriori aumenti previsti negli anni successivi, a conferma dell’impegno a rendere questa misura strutturale e sostenibile nel tempo.
Il rinnovo continuerà a essere gestito dall’INPS, con la possibilità di effettuare la domanda online tramite SPID, CIE o CNS, o presso CAF e patronati. Chi mantiene invariati i requisiti non dovrà affrontare nuovi adempimenti burocratici, potendo confermare la partecipazione ai percorsi di inclusione già avviati. La novità più significativa riguarda la rapidità del processo, che elimina i tempi di attesa tra un ciclo e l’altro, assicurando così una continuità nell’erogazione del sostegno.

Novità Assegno di Inclusione (www.velaincampania.it)






